Gli effetti della politica fiscale all’interno e all'esterno
Nell’ipotesi di una piccola economia aperta, l’aumento di G riduce il risparmio nazionale. Se il tasso di interesse mondiale non è cambiato, gli investimenti non cambiano; il risparmio si abbassa al di sotto degli investimenti, una parte dei quali deve essere finanziata ricorrendo all’indebitamento estero.
Dato che NX = S – I la diminuzione di S con I invariato implica una diminuzione di NX.
La medesima logica si applica al caso di una diminuzione dell’imposizione fiscale. Un abbattimento della tassazione facendo diminuire T fa aumentare il reddito disponibile Y – T, stimolando i consumi e riducendo il risparmio nazionale
In un’economia che si trovi in condizioni di pareggio delle partite correnti, una variazione della politica fiscale che faccia ridurre il risparmio nazionale provoca un disavanzo delle partite correnti.
Gli effetti della politica fiscale all’estero.
Nell’ipotesi di una piccola economia aperta, nel caso di paesi che rappresentano una porzione consistente dell’economia mondiale, all’aumentare della loro spesa pubblica si ha una riduzione del risparmio mondiale e un conseguente innalzamento del tasso di interesse mondiale. Tale aumento fa aumentare il costo dell’indebitamento con conseguente riduzione degli investimenti nella piccola economia aperta.
Dal momento che non c’è stata alcuna variazione di esse, il risparmio S eccede gli investimenti I e viene in parte impiegato all’estero. Dato che NX = S – I, la riduzione di I provoca necessariamente un aumento di NX (porta a un avanzo delle partite correnti all’interno)
Un aumento del tasso di interesse mondiale causato da una politica fiscale espansiva all’estero provoca un avanzo delle partite correnti della piccola economia aperta.
Gli spostamenti della domanda di investimenti.
Uno spostamento verso destra della curva della domanda di investimenti nella piccola economia aperta provoca un disavanzo delle partite correnti. Un tale spostamento si potrebbe verificare nel caso in cui il governo decidesse di stimolare gli investimenti concedendo incentivi fiscali
Valutare la politica economica
La maggior parte degli economisti tende a non considerare il disavanzo come un problema in sé. Un disavanzo delle partite correnti, può essere il risultato di un basso tasso di risparmio
Basso tasso di risparmio con investimenti scarsi e stock di capitale futuro inadeguato (economia chiusa)
Disavanzo delle partite correnti con indebitamento estero crescente, anche se prima o poi rimborsato (economia aperta)
I disavanzi delle partite correnti non sono necessariamente sintomi di un’economia malata.
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Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Chiovaro
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Economia
- Esame: Macroeconomia
- Titolo del libro: Macroeconomia
- Autore del libro: Gregory Mankiw
- Editore: Zanichelli
- Anno pubblicazione: 2007
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