LO SCHIZOFRENICO IMPOVERITO
Tra le ragioni fondamentali che giustificano il trattamento farmacologico vi è quella di fermare o rallentare il deterioramento mentale del paziente schizofrenico. Il deterioramento mentale viene visto come un fenomeno strettamente chimico. È da osservare però che il fenomeno di tale deterioramento dello schizofrenico si sia notevolmente ridotto a seguito dell’abolizione delle istituzioni manicomiali.
Sass: la schizofrenia costituisce in molte sue manifestazioni una sorta di sovrapproduzione culturale.
Discorso psichiatrico contemporaneo sulla schizofrenia: discorso inteso ordine che viene costruito da un linguaggio specialistico in relazione alla costituzione di un argomento che ne costituisce le parti salienti e permette allo psichiatra di orientarsi.
Nell’Ottocento differenti sindromi neurologiche progressive, disturbi neuropsicologici venivano scambiate per schizofrenia e numerose forme di autismo manicomializzate. Oggi l’orientamento psichiatrico dominante è descrittivo e fenomenico, è necessario escludere le componenti organiche di un disturbo schizofreniforme dalla schizofrenia.
Il DISCORSO PSICHIATRICO si è trasformato in una pratica clinica, ma in senso medico e le scale di valutazione clinica trasformano i sintomi in segni, connettendoli tra loro per poi stabilire una diagnosi. Perché la diagnosi possa essere stabilita è necessario dare un nome alla malattia o al disordine.
Nel disordine mentale il sintomo non viene riconosciuto dal paziente, il sintomo si presenta come un fenomeno mentale. Ma un fenomeno mentale è un’idea, ma non si può sostenere che avere un’idea sia un sintomo. Il 1° grande problema costituito dal discorso psichiatrico è quello di detectare la sintomatologia schizofrenica: percezioni, pensieri e condotte.
Bleuler: diede il nome alla schizofrenia e ne descrisse i sintomi negativi. Il sintomo è qualcosa che c’è, che si mostra, qui invece si ha di fronte qualcosa che non si mostra. E il mistero della schizofrenia consiste nei suoi sintomi negativi, perché infatti il farmaco non è affatto in grado di curarli.
Continua a leggere:
- Successivo: LA SCHIZOFRENIA E I SUOI SINTOMI POSITIVI
- Precedente: IL DELIRIO MINIMALISTA
Dettagli appunto:
-
Autore:
Carla Callioni
[Visita la sua tesi: "Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione"]
- Università: Università degli Studi di Bergamo
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Titolo del libro: Lo schizofrenico della famiglia
- Autore del libro: Pietro Barbetta
- Editore: Meltemi
- Anno pubblicazione: 2008
Altri appunti correlati:
- Il colloquio come strumento psicologico
- Psicologia del linguaggio e della comunicazione
- Il potere psichiatrico
- Sentire. Saggi di psicoanalisi clinica.
- Gruppi omogenei
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Le Allucinazioni Uditive: aspetti teorici e l'esperienza di un gruppo di auto mutuo aiuto in un CSM Romano
- Il delirio schizofrenico tra sintomo e vissuto. Una prospettiva fenomenologica
- Alcune considerazioni storiche sugli approcci al problema della psicopatologia.
- Folie à deux: dinamiche intrapsichiche e relazionali
- La metà nascosta dell'arte contemporanea. Storia dell'arte outsider da Prinzhorn ad oggi
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.