OPZIONI
Una possibile tassonomia le scompone a seconda della modalità speculare di esercizio dell’opzione stessa, cioè opzioni di tipo americano (esercitabili ad ogni momento), Bermuda (esercitabili a diverse date di scadenza), europeo (esercitate ad un’unica data di scadenza), ecc. E’ il contratto derivato attraverso cui dietro il pagamento di un premio acquisisco la facoltà e non l’obbligo di acquistare/vendere il sottostante (underlyng) in futuro a scadenza o a scadenze prestabilite; si differenziano dal contratto a termine perché là non c’è la facoltà ma l’obbligo, nell’opzione il sottostante lo acquisto/vendo a un prezzo di esercizio strike price. L’opzione al suo interno contiene i seguenti elementi contrattuali:
- definizione underlying;
- definizione strike price.
Esistono tante tipologie di opzioni: plan vanilla (call acquisisco la facoltà ad acquistare, put acquisisco la facoltà a vedere), esotiche di seconda e terza generazione che sfuggono a una tassonomia valida che hanno una modalità di determinare pay off, modalità di esercizio con delle peculiarità molto differenti dalle plan vanilla (tra queste asiatiche, revers molto speculative per cui tempo fa ne è stato consigliato il ritiro dal mercato). Il mondo delle opzioni è molto esteso e ampio rispetto alle plan vanilla. L’applicazione della B&S non è altro che un’applicazione della attualizzazione dei flussi di cassa, questo algoritmo di calcolo è applicabile solo alle opzioni plan vanilla su equity perché per prezzare le opzioni su tasso bisogna ricorrere a Mark to model, altra categoria di modelli. B&S è fondamentale perché da questa relazione si ricavano le formule analitiche per il calcolo delle greche, la prima bussola che deve avere a disposizione il Financial Risk Manager, fermo restando che le greche servono anche a fare attività di hedging: nella fattispecie il delta è il fattore di rischiosità che serve a impostare le operazioni di hedging sulle opzioni, comprando delta posizioni sul sottostante, delta hedging è un’impostazione statica perché ipotizza che tutte le altre variabili da cui dipende il valore dell’opzione (sottostante, strike price, tasso d’interesse, tempo a scadenza, volatilità del sottostante) rimangano costanti.
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Autore:
Fabio Porfidia
[Visita la sua tesi: "Una spiegazione storico-economica della crisi attuale"]
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Economia
- Docente: Pasqualina Porretta
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