La fase di trattazione in senso stretto, quale prima parte di istruzione della causa

POTERI ISTRUTTORI DEL GIUDICE MONOCRATICO DI TRIBUNALE

In generale, EX ART. 174.1 CPC è stabilito che «IL GIUDICE DESIGNATO È INVESTITO DI TUTTA L'ISTRUZIONE DELLA CAUSA E DELLA RELAZIONE AL COLLEGIO»; in altre parole, EX ART. 175.1 CPC, rubricato “Direzione del procedimento”, è stabilito che «IL GIUDICE ISTRUTTORE ESERCITA TUTTI I POTERI INTESI AL PIÙ SOLLECITO E LEALE SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO» e, allo stesso tempo, EX ART. 175.2 CPC è stabilito che «EGLI FISSA (con ordinanza - e non con decreto, perché tale provvedimento può essere emesso dal giudice solo inaudita altera parte, mentre, in fase istruttoria, ormai il contraddittorio è stato instaurato, anche se il convenuto è contumace -) LE UDIENZE SUCCESSIVE E I TERMINI ENTRO I QUALI LE PARTI DEBBONO COMPIERE GLI ATTI PROCESSUALI».
… Effetti e revoca dell’ordinanza … - In particolare, EX ART. 176.1 CPC è stabilito che «TUTTI I PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE ISTRUTTORE SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA ALTRIMENTI HANNO LA FORMA DELL'ORDINANZA»: EX ART. 177.1 CPC è stabilito che «LE ORDINANZE, COMUNQUE MOTIVATE, NON POSSONO MAI PREGIUDICARE LA DECISIONE DELLA CAUSA»!
Allo stesso tempo, EX ART. 177.2 CPC è stabilito che «SALVO QUANTO DISPOSTO DAL SEGUENTE COMMA, LE ORDINANZE POSSONO ESSERE SEMPRE MODIFICATE O REVOCATE DAL GIUDICE CHE LE HA PRONUNCIATE», quale differenza rispetto alla sentenza che, una volta emessa dal giudice a quo, non può più essere modificata o revocata da lui medesimo, ma può solo essere modificata o revocata previa mezzo di impugnazione; tuttavia, EX ART. 177.3 CPC è stabilito che «NON SONO MODIFICABILI NÉ REVOCABILI DAL GIUDICE CHE LE HA PRONUNCIATE:
1) LE ORDINANZE PRONUNCIATE SULL'ACCORDO DELLE PARTI […];
2) LE ORDINANZE DICHIARATE ESPRESSAMENTE NON IMPUGNABILI DALLA LEGGE;
3) LE ORDINANZE PER LE QUALI LA LEGGE PREDISPONGA UNO SPECIALE MEZZO DI RECLAMO».