Stop ad una scuola separata, improduttiva, individualista
Programma = il suo compito è permettere alla programmazione di modellarlo su un allievo cosparso di propri segni culturali
Programmazione = costruire il suo itinerario didattico in relazione al programma; deve affidare agli allievi 4 ambiti cognitivi (linguistico, scientifico, storico, artistico: aree disciplinari col compito di garantire continuità, organicità, unitarietà culturale).
La scuola è chiamata ad abrogare i repertori della didattica tradizionale.
3 identità negative che costituiscono il + grande ostacolo all’elevazione della qualità dei processi di socializzazione/acculturazione:
1. Lo stile isolante: la didattica tradizionale legittima un’agenzia scolastica isolante e separata culturalmente dall’ambiente di vita dell’allievo, scuola confinata in modelli sociali e cognitivi inattuali e sfasati rispetto s quelli che circolano nel mondo in cui entra in contatto l’allievo
2. Il sapere improduttivo: la didattica tradizionale legittima un curricolo centrato su un sapere mnemonico, enciclopedico, nozionistico che si celebra quasi esclusivamente in classe, sterilizza ogni forma di rielaborazione personale dell’allievo. Necessaria pratica delle classi aperte con attivazione di laboratori e aule specializzate per portare l’allievo ad apprendere facendo
3. L’individualismo didattico: professionalità solitaria, intrappolata nell’aula (presunta sede di autosufficienza culturale), provoca il primato del programma su programmazione, lezione su ricerca, manuale su biblioteca
Con la didattica tradizionale l’istruzione è parcellizzata in molti segmenti separati, è una cultura sorda ai richiami del presente storico e suoi fermenti esistenziali, politici, sociali, slacciata dal mondo sociale e dal lavoro.
Curricolo = specifico e intenzionale percorso formativo per bambino, assicurando autonomia educativa e dignità scientifica, xciò necessaria coesistenza pedagogica tra programma (deve qualificarsi come culturalmente pertinente, attuale, flessibile) e programmazione (interprete dei bisogni, problemi, potenzialità del bambino, è la procedura con cui gli insegnanti modellano il programma adeguandolo alle variabili concrete della prassi educativa).
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze dell’Educazione
- Esame: Didattica generale
- Docente: Orfeo Azzolini
- Titolo del libro: Manuale di didattica generale
- Autore del libro: Franco Frabboni
- Editore: Laterza
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