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Modelli nello studio dei fenomeni di influenza sociale della salute


Nello studio dei fenomeni di influenza sociale della salute è importante distinguere i vari modelli:
MODELLO MEDICO: ha come prototipo di influenza la malattia infettiva e come meccanismo il contagio, che è ancora oggi la chiave interpretativa a livello di senso comune di malattie sconosciute e diffuse come l’AIDS.
MODELLO CLINICO: assume come prototipo di influenza sociale l’ipnosi, e la sua tipologia di influenza è riconducibile alla suggestione, modello utile per l’interpretazione del comportamento dell’individuo nelle folle.
MODELLO SOCIOLOGICO: assume come prototipo dell’influenza sociale i comportamenti delle folle e assume un tipo di influenza basato sull’imitazione.
Da un versante psicosociale sono stati distinti almeno tre tipi di influenza che hanno implicazioni diverse per la loro persistenza e anche per la possibilità di modificazione:
• Compiacenza: comporta un cambiamento, perché il bersaglio sa che la fonte lo osserva, cambiamento apparente che permane finché la fonte è presente.
• Identificazione: si sviluppa quando il bersaglio adotta un comportamento allo scopo di instaurare una relazione soddisfacente con la fonte e di assomigliarle; l’effetto dura finché la relazione con la fonte rimane un obiettivo per il bersaglio.
• Interiorizzazione: processo che comporta la piena accettazione dell’influenza da parte del bersaglio, che fa proprie le norme fornite dalla fonte e le integra nel proprio sistema di valori, ciò permane anche quando la fonte è assente. Questo livello di influenza può dare luogo a conflitti intraindividuali e interpersonali qualora vengano interiorizzate norme tra loro in conflitto generando dissonanza cognitiva.
Il legame esistente tra le norme personali e quelle del gruppo a cui si appartiene, fa si che sia difficile percepire i fenomeni sociali e agire in modo autonomo e divergente dagli altri, non solo per paura dell’etichettamento e dell’emarginazione sociale, ma perché i canoni del gruppo sono così precocemente assorbiti che difficilmente il singolo si rende conto del carattere convenzionale e arbitrario delle norme, finché resta isolato e non si confronta con altri gruppi.
Questa crescente attenzione per il ruolo attivo del soggetto nella gestione della propria salute, capace di controllo e autogestione, trova corrispondenza nel concetto di empowerment (potere).
Questo si colloca nell’intersezione tra individuo e contesto sociale di cui è parte, poiché sì dalla valutazione cognitiva del mondo esterno, ma anche dalle opportunità effettive offerte dall’ambiente per esercitarlo.
Il potere implica anche la presa di decisioni e l’autonomia. Il potere di decidere autonomamente è stato riscontrato come un fattore di salute sia nella vita quotidiana, che in ambito professionale.

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