La critica della rivoluzione francese
3.64 È questo il punto di partenza per la critica alla Rivoluzione francese, che ha voluto rinnegare in toto la tradizione (con il sostegno morale che ne poteva ricavare) per riformare completamente l’esistente. I francesi non hanno quel senso del limite caratteristico degli Inglesi, limite entro il quale è possibile un reale cambiamento, ma senza il quale ogni modificazione diventa follia. In Francia non si è verificato il connubio tra i principi di conservazione e mutamente, ma si è voluto fare tabula rasa del passato.
3.65 Burke critica l’astratta presunzione della ragione di poter fare a meno del patrimonio dell’esperienza: chi governa uno Stato deve sapere di essere solo un momentaneo amministratore, che ha ricevuto un’eredità dagli antenati e che dovrà trasmetterla ai posteri. Mantenere e adeguare sono le due parole-chiave di Burke.
3.67 La storia costituisce la base più sicura contro le volubili mode rivoluzionarie: la lotta irreligiosa dei rivoluzionari francesi è estremamente pericolosa perché la lotta alla religione diventa lotta contro ogni governo che con essa abbia qualsiasi rapporto, producendo rischiosi estremismi in una situazione tanto volubile.
3.68 Anche la libertà, per com’era intesa dai rivoluzionari, diventava solo un ideale astratto, indegno del nome di repubblica. La storia, allora, dovrebbe essere, con le sue esperienze, laboratorio della politica, uno strumento indispensabile per capire il corso degli eventi. Per quanto riguarda la forma di governo, Burke predilige una repubblica aristocratica statica: resta fondamentale la forma repubblicana e la sua divisione dei poteri, ma il modo di intenderla è più conservatore rispetto a Vico e Montesquieu. In sintesi, per Burke la tradizione è un elemento irrinunciabile, ma egli manca della necessaria apertura alla democrazia che sarà propria di pensatori come Tocqueville, che ne intuirà non solo i mali, ma anche i correttivi e i possibili meriti.
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Dettagli appunto:
- Autore: Luca Porcella
- Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
- Esame: STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE
- Docente: Rocco Pezzimenti
- Titolo del libro: La società aperta nel difficile cammino della modernità
- Autore del libro: Rocco Pezzimenti
- Editore: Soveria Mannelli: Rubbettino
- Anno pubblicazione: 2002
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