Lo Ius Romano
1.16 Lo ius romano si concretizza in primo luogo nella tutela estrema della proprietà privata, garantita fino allo ius abutendi (diritto di distruggere la cosa posseduta), a testimoniare il fatto che la libertà di ognuno non tollera alcun tipo di ingerenza esterna.
1.18 La proprietà non può mai essere limitata dall’arbitrio individuale, soprattutto perché essa si basa non su speculazioni teoriche, ma sul concetto del lavoro: chi lavora, possiede la terra. In questa situazione, diventa difficile per i nobili legittimare la loro proprietà nel momento in cui sono dei plebei liberi a lavorare la terra: per questo, viene introdotta la schiavitù con schiavi provenienti dall’Oriente.
1.19 La schiavitù si sviluppa in concomitanza con la conquista dell’Oriente: i sudditi orientali lavorano per il sovrano, e per gli schiavi non c’è nulla di stano nel passare a lavorare per un padrone nuovo, occidentale, mentre questo diventa un elemento di profondo cambiamento per la cultura romana, che comunque continua a costruire una civiltà umanitaria e cosmopolita allargando la sua cittadinanza e concedendo la libertà agli schiavi che manifestano spirito di dedizione nei momenti difficili per la città.
1.21 La schiavitù è una condizione giuridica, non viene giustificata con criteri naturali perché UTPOTE CUM IURE NATURALI OMNES LIBERI NASCERENTUR, tant’è che i servi hanno libertà di movimento oltre a una serie di altre facoltà e possibilità impensabili neanche nel mondo greco, oltre che, ovviamente, in quello orientale.
1.22 Il carattere giuridico della schiavitù è testimoniato dal fatto che, con l’atto giuridico della manumissio, è possibile riacquistare la libertà: la natura del servo non viene confusa con la sua condizione giuridica, e così egli può essere anche maestro, artista o altro, così come un uomo libero può diventare servo se non ottempera ad alcuni suoi obblighi.
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Dettagli appunto:
- Autore: Luca Porcella
- Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
- Esame: STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE
- Docente: Rocco Pezzimenti
- Titolo del libro: La società aperta e i suoi amici
- Autore del libro: Rocco Pezzimenti
- Editore: Soveria Mannelli: Rubbettino
- Anno pubblicazione: 1995
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