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Religione e politica per Marsilio Da Padova


La religione deve essere considerata solo dal punto di vista dottrinale cioè come l’insegnamento di Gesù che consente all’uomo di potere conseguire la salvezza eterna. La chiesa-istituzione non ha alcuna ragion d’essere: viene privata di ogni potere disciplinare in quanto l’unico giudice dei meriti  e delle colpe degli uomini è Gesù.
L’insegnamento non può essere assistito dalla sanzione in quanto la fede non può essere coercita per essere efficace deve essere spontanea e libera.
La coazione, la forza sono attribuiti alla società politica e non possono essere riconosciuti all’organizzazione ecclesiastica.
La chiesa si riduce a un’associazione dei fedeli.

Tratto da STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE di Filippo Amelotti
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