La società e l’adolescenza
Solo a partire dal ’50 attenzione di psicologia/pedagogia per l’adolescenza = natura complessa dell’adolescente che rende difficile l’avvicinamento (attentato alla propria libertà) più è una personalità mutevole e contraddittoria per cui difficilmente circoscrivibile più l’evoluzione dell’adolescente è strettamente legata alla società in cui vive.
È stata considerata per lungo tempo una semplice fase di transizione tra infanzia e età adulta più la società tende a prolungare l’età adolescenziale. Inizio di interesse nel 50/60 a causa delle bande delinquenziali: costringono la società a una presa di coscienza e revisione: è una subcultura con leggi, istituzioni, costumi, pregiudizi, linguaggi propri.
Es. società primitive: il passaggio è regolato da riti iniziatici (autodecorazioni, tatuaggi, sacrifici, riti pubertari) per segnare l’accesso dell’adolescente alla condizione adulta, consacrare ufficialmente la rottura dei legami con l’ambiente domestico più rispondono a bisogni emotivi dei giovani perchè forniscono una soluzione psicologica al superamento della crisi che attenua la tensione.
Oggi: le società industriali non hanno assunto misure efficaci per facilitare l’inserimento nel mondo adulto, ma anzi hanno prolungato la durata dell’adolescenza molto aldilà della maturità sessuale (costringe al ruolo e condizione infantile).
Nelle bande: tentativo di supplire spontaneamente all’assenza di un rituale instaurato dagli adulti per accoglierli nei loro ranghi, così però il passaggio resta orizzontale perchè conferisce al giovane semplicemente un ruolo nella banda (tra pari).
In alcuni riti primitivi si rappresenta la morte dell’adolescente e la nascita dell’uomo, riflette simbolicamente un’esperienza soggettiva perchè la maturazione fisiologica dà l’impressione di essere una persona nuova, sente il bisogno di ripudiare il passato e si mette alla ricerca di nuovi modelli e identificazioni.
Continua a leggere:
- Successivo: La crisi giovanile
- Precedente: L’adolescenza
Dettagli appunto:
-
Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Igiene mentale
- Docente: Chiara Marocco Muttini
- Titolo del libro: Lo sviluppo sociale del bambino e dell’adolescente
- Autore del libro: Reymond-Rivier
- Editore: La nuova Italia
- Anno pubblicazione: 1970
Altri appunti correlati:
- Manuale di psicopatologia dell’infanzia
- Lo sviluppo cognitivo
- Biologia e patologia dello sviluppo e dell'accrescimento
- Psicologia dello sviluppo
- Psicologia Dinamica
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La gestione semiotica delle risorse umane - Lo sviluppo della prassi comunicativa interna nelle organizzazioni.
- Il processo della leadership: un contributo empirico allo studio dei follower e dei loro leader
- La genitorialità in situazioni a rischio: tossicodipendenza materna e comunità madre-bambino
- I contributi della teoria dell'attaccamento alla prevenzione del disagio psichico in età evolutiva
- Il counseling di gruppo
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.