Attività musicale italiana: non ancora sistematizzata
L’attività musicale italiana non è ancora un sistema --> mancanza di una visione organica della produzione e legislazione non organica.
L’attuale sistema italiano è normato dalla legge 17 agosto 1967 n. 800 e dal Decreto Legislativo 29 giugno 1996 n.367 --> distingue due grandi categorie : fondazioni lirico-sinfoniche (14) [riconosciute dalla legge 11 novembre 2003] e il restante delle altre attività musicali come teatri di tradizione (27), le istituzioni concertistico-orchestrali (13), le società dei concerti (oltre 200), la lirica ordinaria (oltre 40), festival e concorsi. [riconosciuti dal titolo II della legge n. 800].
Si è sempre data più importanza al soggetto rispetto al progetto. Tentativo di dare più ampio risalto al progetto --> legge 191 del 2001 --> stabilisce la triennalità della programmazione dei contributi (ma non modifica i soggetti).
Chiusura del mondo musicale a causa dell’unico contratto di settore, della mancanza di educazione musicale nella scuola dell’obbligo e dalla difficoltà del ricambio generazionale.
Nel 2002-2003 si è visto un aumento delle rappresentazioni ma una diminuzione del numero di biglietti venduti --> ricerca di un nuovo pubblico multietnico.
La musica è vista come merce di scambio --> idea e pratica si separano.
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Lozza
- Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Titolo del libro: Organizzare musica
- Autore del libro: Balestra, Malaguti
- Editore: Franco Angeli
- Anno pubblicazione: 2011
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