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Il montaggio come elemento essenziale del cinema

Il montaggio come elemento essenziale del cinema



MONTAGGIO SOVRANO
È quella di tutti i cineasti e teorici per i quali in montaggio, in quanto tecnica di produzione, è più o meno considerato come l’elemento dinamico essenziale del cinema.
Ejzenstein e la cine-dialettica.
Questo sistema, forse meno monotematico di quello baziniano, è altrettanto coerente, in un senso radicalmente opposto; il postulato ideologico di base che lo fonda esclude ogni considerazione di un supposto reale che conterrebbe in se stesso il proprio senso, e che non bisognerebbe toccare. Per Ejzenstein il reale non ha alcun interesse all’infuori del senso che gli si attribuisce, della lettura che se ne da; il cinema allora è concepito come lo strumento di questa lettura: il film non ha il compito di riprodurre il reale senza intervenire su di esso, ma al contrario di riflettere questo reale dando nello stesso tempo un certo giudizio ideologico su di esso. Sorge a questo punto un problema, quello del criterio di verità di un determinato discorso; per Ejzenstein la scelta è netta: ciò che garantisce la verità di un discorso proferito dal film è la sua conformità alle leggi del materialismo dialettico e del materialismo storico, e talvolta la sua conformità alle tesi politiche del momento. Così, il film sarà considerato meno come rappresentazione che come discorso articolato; anche in questo caso distingueremo tre assi principali: il frammento e il conflitto, estensione della nozione di montaggio e influenza dello spettatore.

Tratto da ESTETICA DEL FILM di Nicola Giuseppe Scelsi
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