Il cinema della trasparenza di Bazin
Il cinema della trasparenza di Bazin
La costruzione del concetto di montaggio allargato cui ci siamo dedicati, ci ha nascosto un fatto storico essenziale: se la nozione di montaggio è tanto importante per la teoria del cinema è anche perché essa è stata il luogo e la posta i gioco di dibattiti estremamente profondi e duraturi, tra due concezioni radicalmente opposte del cinema, due grandi tendenze che, sotto nomi di autori e scuole diversi e sotto forme variabili, non hanno mai cessato di contrapporsi in modo assai polemico.
Fondata su una svalutazione del montaggio in quanto tale, e sulla stretta subordinazione dei suoi effetti all’istanza narrativa o alla rappresentazione realistica del mondo, considerate come lo scopo essenziale del cinema; il film ha come funzione essenziale quella di dare a vedere gli eventi rappresentati e non di dare a vedere se stesso in quanto film.
Bazin e il cinema della trasparenza.
Il suo sistema poggia su un postulato ideologico di base, a sua volta articolato in due tesi complementari:
- nella realtà, nel mondo reale, nessun evento è mai dotato di un senso del tutto determinato a priori; è ciò che egli designa con l’idea di una ambiguità immanente al reale.
- il cinema ha come vocazione ontologica quella di riprodurre il reale, rispettando quanto il più possibile questa caratteristica essenziale, producendo dunque delle rappresentazioni dotate della stessa ambiguità, o almeno sforzarsi di farlo. Questa esigenza si traduce in Bazin nella necessità per il cinema di riprodurre il mondo reale nella sua continuità fisica e fattuale.
L’essenziale delle concezioni baziniane sta in quei pochi principi che lo conducono a ridurre considerevolmente lo spazio concesso al montaggio: il montaggio proibito, la trasparenza e il rifiuto del montaggio fuori raccordo.
Continua a leggere:
- Successivo: Le caratteristiche del montaggio proibito
- Precedente: Le funzioni sintattiche, semantiche e ritmiche del montaggio
Dettagli appunto:
-
Autore:
Nicola Giuseppe Scelsi
[Visita la sua tesi: "A - Menic / Cinema. Da Dada al Progetto Cronenberg"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Cinema
- Titolo del libro: Estetica del film
- Editore: Lindau - Torino -
- Anno pubblicazione: 1999
Altri appunti correlati:
- Linguaggi del Cinema
- Critica del Cinema
- Cinema e letteratura nell'insegnamento della lingua italiana
- Cinema e Turismo
- Semiotica e storytelling
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il documentario: la costruzione sociale di un genere cinematografico
- L'apparenza cinematografica
- Cinema e relatività: il caso di Memento
- Montaggio come relazione. Le reazioni percettive, cognitive ed emotive nello spettatore cinematografico
- Luce in sala. Analisi dello spettatore cinematografico; il rapporto con i contesti visivi e il film
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.