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La cultura russa nel XVIII secolo

La cultura russa nel XVIII secolo


Il XVIII secolo segnò la rottura decisiva con il passato moscovita: si passò dalla civiltà provinciale all’età della ragione e ci si dedicò all’imparare dall’Occidente; quindi il ‘700 fu il periodo dell’apprendistato e dell’imitazione.

ISTRUZIONE
Gran parte del compito di educare la nazione fu svolto da Pietro il Grande, che pubblicò numerosi giornali russi (Vedomosti è il 1° giornale russo), partecipò alla riforma dell’alfabeto, costituito ora da lettere slave, greche e latine, introdusse i numeri arabi al posto della numerazione slava, inviò i giovani a studiare all’estero, aprì nuove scuole (matematica, scienze marittime, amministrazione, lingue), modernizzò le scuole gestite dalla Chiesa, introdusse le scuole private, fondò numerosi musei e una biblioteca generale a Pietroburgo e creò l’Accademia imperiale delle scienze.
Dopo la sua morte l’istruzione conobbe un periodo di riflusso, ma la sopravvivenza delle scuole ecclesiastiche favorì la diffusione della cultura e dell’istruzione; inoltre crebbero in importanza le scuole riservate alla piccola nobiltà, che cominciò a sostenere anche l’educazione in casa a opera di tutori stranieri. Nel 1775 venne fondata a Mosca la 1° università russa che disponeva delle facoltà di legge, medicina e filosofia.
Anche Caterina la Grande intensificò la vita culturale, attraverso il sostegno alla creazione di case editrici private e al giornalismo russo, la creazione di collegi specializzati; inoltre, 
per migliorare il sistema d’istruzione popolare, fece venire dall’Austria un educatore e istituì una commissione per creare scuole popolari su 3 livelli e definirne i relativi programmi e un seminario per gli insegnanti.

LA LINGUA
I problemi linguistici vennero risolti e cominciò a emergere il moderno russo letterario, mentre comparvero le prime grammatiche, i primi dizionari e i primi trattati filosofici e letterari.

LETTERATURA
La letteratura moderna va datata a partire dalla riforme di Pietro il Grande e si caratterizza per la presenza di genere letterari tipicamente occidentali (poesia, dramma, romanzo); tra gli autori più importanti
    •    Antioch KANTEMIR, il capo stipite delle belles lettres russe;
    •    Michail LOMONOSOV, famoso per le sue odi;
    •    Alexandr SUMAROKOV, il padre del dramma russo;
    •    Gavriil DARŽAVIN, ricordato per le sue composizioni poetiche;
    •    Denis FONVIZIN, il primo commediografo russo;
    •    Nikolaj KARAMZIN, il fondatore del sentimentalismo russo (Lettere di un viaggiatore russo, La povera Lisa).
La satira fu uno dei generi prediletti e penetrò il giornalismo, che si scagliava contro l’arretratezza, l’ignoranza e la corruzione del Paese.

SCIENZA E SAPERE
La Russia si sforzò di fare proprie le scienze, l’erudizione e le arti moderne tipiche dell’Occidente, anche se la scienza conobbe solo un grande esponente, Michail Lomonosov, che diede alcuni importati contributi nel campo della chimica e della fisica (legge di conservazione della materia e dell’energia, scoperta dell’atmosfera su Venere). Un altro aspetto importante fu lo sforzo scientifico compiuto sotto forma di spedizioni tese alla scoperta, all’esplorazione e allo studio di alcune regioni remote.

LE ARTI
L’architettura fiorì grazie agli interessi dei regnanti (Pietroburgo ne è la migliore testimonianza) e in campo pittorico, l’esponente maggiore fu il pittore di icone Dmitrij Levickij; inoltre fecero la propria comparsa la musica moderna (sottoforma di opera lirica), il balletto e il teatro, tutti elementi tipicamente occidentali.

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