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La Russia moscovita - Il regno di Michele (1613-1645)


Michele optò per una conservazione delle istituzioni, ma la situazione del Paese era comunque disastrosa: c’erano disordini interni (i cosacchi scesero a patti con le istituzioni e a tutti i banditi fu accordata l’amnistia, a patto che si arruolassero nell’esercito per combattere svedesi e polacchi), c’era l’invasione straniera (la guerra con la Svezia si concluse con la pace del 1617 che restituì ai russi Novgorod e parte della Russia settentrionale; le ostilità con la Polonia si conclusero, ma in questo caso la Russia ottenne solo la rinuncia delle pretese di Ladislao sul trono) e c’era il disastro finanziario (risultato dell’eccessiva estensione dello Stato) che portò all’attuazione di varie misure   (esazione di arretrati, nuove tasse, riscossione straordinaria del “quinto denaro”) per procurarsi fondi sufficienti a continuare le attività.

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