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Transmedia storytelling


Lo sciame prodotto dall’overflow mediale e culturale può prendere la forma di transmedia storytelling, un processo attraverso cui gli elementi integranti di una fiction vengono dispersi attraverso vari canali di trasmissione per creare un’esperienza coordinata e unificata di intrattenimento. Dato che si inserisce all’interno della conglomerating textuality e lavora sull’iperdiegesi aggiungendo senso al testo primario, il transmedia storytelling può essere considerato come una sottocategoria del testo espanso, anche se il testo espanso può anche non essere un transmedia storytelling (non tutti i testi origine mettono in moto dinamiche di espansione). Il transmedia storytelling nasce come flusso mediale, ma deve poi stimolare un flusso culturale: i testi si presentano come eccedenti di narrazione, ma anche incompleti (vengono fornite solo alcune informazioni) e quindi suscitano il desiderio di comprendere il tutto e gli spettatori si trasformano in cercatori di pezzi, anche se questo universo sarà sempre eccedente rispetto alle nostre forze.

Tratto da LA TELEVISIONE COME TESTO ESPANSO di Francesca Masciadri
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