24 e Lost a confronto
24 e Lost sono 2 testi origine che espandono la loro iperserialità, complessità e televisuality, e danno origine a un overflow mediale e culturale.
24 (2001)
Il tempo è il protagonista: ogni puntata racconta 1 ora della giornata (la stagione si compone di 24 episodi ognuno dei quali corrisponde a 1 delle 24 ore che formano il giorno e che Bauer ha per salvare il mondo) dell’agente Jack Bauer, impegnato a sventare un piano terroristico destinato a sconvolgere il mondo, per cui lotta pubblica e vita personale si intrecciano. 24 è eccessivo nello stile (il tempo, lo split screen) e quindi rinuncia a certe profondità nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi.
Lost (2004)
Sperduti su un’isola chissà dove nell’oceano, i sopravvissuti di un disastro aereo sono costretti ad aspettare i soccorsi che forse non arriveranno mai e a cercare di sopravvivere in su un’isola abitata da qualcosa/qualcuno che da loro la caccia. Ognuno dei sopravvissuti cerca un posto in quella mini società e ognuno sembra avere un ruolo preciso, ma le loro personalità sono complesse (ognuno ha un passato, che viene raccontato e può essere in certo senso capito attraverso dei flashback, e u futuro, raccontato a partire dalla 4° stagione attraverso dei flashforward ) e sospetti e malintesi si insinuano. Lost mette in scena un mistero che deve rimanere tale, perché una volta svelato tutto sarebbe un Mac Guffin (una sciocchezza).
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Autore:
Francesca Masciadri
[Visita la sua tesi: "L'Unione Europea e la promozione dei diritti umani"]
[Visita la sua tesi: "Formule tradizionali e dinamiche innovative nella fiction italiana. Il caso de I Liceali"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
- Corso: Lingue e Letterature Straniere
- Esame: Forme delle testualità mediali
- Docente: Aldo Grasso
- Titolo del libro: Il testo espanso. Il telefilm nell'età della convergenza
- Autore del libro: Stefania Carini
- Editore: Vita e Pensiero
- Anno pubblicazione: 2009
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