La capitale accentratrice e unificatrice
I sovrani aragonesi effettuarono una politica della capitale più consapevole ed organica. La capitale quindi divenne un vero e proprio grande strumento di governo.
A ciò corrispondeva un accentuazione assai forte del ruolo della classe amministrativa e forense, che si venne sempre più formando e affermando come nuova nobiltà di toga.
Ancora più importante fu la politica che la monarchia seguì verso la feudalità. Essa può riassumersi nel forte incremento dato alla prassi della compravendita dei feudi. Così la feudalità contava più come ricchezza e privilegio, che come classe di potenziali antagonisti del sovrano.
La città era ormai nettamente la prima del Regno e ne ospitava le maggior attività commerciali, professionistiche e amministrative, con grande vantaggio del patriziato e dei ceti borghesi locali.
La funzione della città era anche unificatrice. Ne ebbe una precoce intuizione Benedetto Croce, asserendo che nel periodo aragonese si formò una cultura e letteratura napoletana, latina e italiana, che si diffuse in tutto il territorio e tra tutte le persone dei vari ceti sociali.
Continua a leggere:
- Successivo: Napoli fedelissima
- Precedente: Persistenza e vitalità di Napoli gentile
Dettagli appunto:
- Autore: Stefano Oliviero
- Università: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
- Facoltà: Lettere
- Corso: Conservazione dei Beni Culturali
- Esame: Storia moderna
- Titolo del libro: Napoli Capitale
- Autore del libro: Giuseppe Galasso
- Editore: Electa Napoli
- Anno pubblicazione: 1998
Altri appunti correlati:
- Civiltà francese
- Storia della tecnologia
- Storia dell'arte contemporanea
- Il pensiero politico dall'Umanesimo all'Illuminismo
- Sei lezioni sulla storia di Edward H. Carr
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Educazione e Immaginario: un’analisi dell’utilizzo dei fumetti storici come strumento didattico
- Il senso della morte nel Medioevo: percezione dell’Aldilà, culto delle sepolture e Danze Macabre
- Tra letteratura e storia: Elio Vittorini
- Origine ed evoluzione dell'Iconografia della Morte nel Medioevo in Italia. L'incontro dei tre Vivi e dei tre Morti, il Trionfo della Morte e la Danza Macabra
- Divulgazione, comunicazione e politiche della scienza. Rachel Carson, Richard P. Feynman e Piero Angela, tre casi diversi a confronto
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.