Il settore del commercio e delle finanze nel '500
Il settore del commercio e delle finanze nel '500
Parliamo adesso del terzo settore, quello del commercio e delle finanze. In questo periodo colpisce molto l'accresciuto volume degli scambi, grazie anche alla scoperta americana. Anche stavolta i progressi trovano una ben definita geografia commerciale: tramonta Venezia come porto delle spezie e sale Siviglia prima e Anversa poi. L'incapacità spagnola di approfittare della sua posizione strategica farà però scendere questi due porti nella classifica, a vantaggio di Amsterdam prima e di Londra e Amburgo poi.
Anche la struttura e la geografia delle finanze europee mutarono il loro aspetto, coi mercanti che sganciandosi ben presto dal modello delle fiere medievali e iniziando a commerciare per tutto l'arco dell'anno, diedero una forte scossa all'assetto del commercio. La fondazione delle borse commerciali venne seguita da quella delle banche di deposito e cambi, spesso sotto la protezione e il controllo dello Stato, a forma di garanzia, specie nell'Italia settentrionale.
Altra importante novità fu l'inizio di imprese commerciali plurali, organizzate da più mercanti.
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia moderna
- Docente: Gino Longhitano
- Titolo del libro: Alle origini dell'età moderna
- Autore del libro: Ernst Hinrichs
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2005
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