L'economia medievale del '500
Alla fine del Quattrocento l'economia dell'Europa centrale e occidentale era ancora in parte definita dall'eredità lasciata dall'alto e tardo medioevo. Dalla fase di sviluppo dell'alto medioevo si erano consolidate le vivaci condizioni di mercato formatesi nel quadro di una divisione generale del lavoro per cui la produzione alimentare aveva la sede sua propria nelle campagne e quella manifatturiera nella città.
Nel 1500 l'agricoltura soffriva ancora di questa depressione. Molti terreni giacevano abbandonati, grossi contingenti della popolazione rurale erano emigrati in città nei secoli precedenti e avevano trovato di che vivere nelle botteghe artigiane, che pagavano buoni salari. Gli alti salari cittadini avevano, così peggiorato ancora una volta la situazione delle campagne. Nel 1500 però i segni della svolta erano già evidenti con i prezzi che già dal 1510 mostravano una tendenza al rialzo. Emergono, quali centri di produzione agricola sviluppati, quelle regioni i cui prodotti venivano richiesti malgrado la depressione agraria e la caduta dei prezzi. Il quadro, pertanto, non è determinato dai grani, ma dall'allevamento e dalle colture speciali destinate ai palati raffinati, al commercio e alla produzione manifatturiera. L'Italia settentrionale, che con le sue molte città non aveva sofferto granché la crisi tardo medievale, sviluppa in questo periodo una agricoltura innovatrice: allevamento intensivo, fattorie per bestiame da latte, risaie, praticoltura , frutticoltura, orticoltura, piantagioni di gelso e piante coloranti.
Anche in Europa l'allevamento era ben sviluppato e così pure la viticoltura; generalmente il volto dell'agricoltura era quello delle colture intensive e specializzate, povere comunque di frumento.
Nel 1500 la produzione manifatturiera vedeva ancora in testa le regioni industriali classiche come quelle dei Paesi Bassi meridionali, dell'Italia settentrionale e dell'area tedesca meridionale attorno a Norimberga e ad Augusta. Norimberga era ancora nel Cinquecento ricordata come la fabbrica d'armi dell'Impero. All'inizio dell'epoca che ci interessa è dunque chiaro come l'economia dell'Europa gravitasse sulle zone centrali, anche se ciò non valeva nell'ambito del commercio che nel Mediterraneo si era creato un mondo a sé stante.
In questa geografia economica di impronta ancora completamente medievale la nuova congiuntura del 1500 produsse movimento e mutamenti che nei successivi 150 anni avrebbero investito tutti i settori della vita economica. Abbiamo detto che il 1500 fu un'epoca in cui i meccanismi di controllo erano chiaramente registrati sulla crescita ma durante la fase delle wustungen nel Tardo Medioevo, tra località spopolate e terre incolte si era creato tanto spazio vuoto che fu possibile anticipare l'età dei matrimoni.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
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- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia moderna
- Docente: Gino Longhitano
- Titolo del libro: Alle origini dell'età moderna
- Autore del libro: Ernst Hinrichs
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2005
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