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Comunica la salute


Il campo della comunicazione socio-sanitaria è intrinsecamente problematico. Il primo problema che si pone è terminologico: sia la comunicazione che la salute sono concetti polisemici e con più riferimenti concreti.
La comunicazione può essere intesa come trasmissione, scambio, partecipazione, consumo, semiosi e in tante altre accezioni che traggono senso dal contesto specifico in cui sono espresse. Anche la salute appare come un concetto sfuggente perchè alternativamente riferito alla mancanza di malattia, al benessere psico-fisico, all'integrazione mente-corpo, all'equilibrio relazionale.
La combinazione dei due termini ovviamente aumenta la complessità teorica della definizione.
Qualsiasi comunicazione, affinché possa essere considerata "socio-sanitaria", deve essere guidata dall'intento di informare uno o più soggetti su aspetti relativi alla propria salute in modo che possa/possano prendere decisioni inerenti a interventi bio-medici sulla propria persona o alla modifica (o non modifica) del proprio stile di vita.
L'autore descrive tre diversi livelli di comunicazione socio-sanitaria: Livello micro: comunicazione socio-sanitarie interpersonali (medico-paziente); Livello meso: comunicazione socio-sanitaria pubblica; Livello macro: comunicazione istituzionale.

Tratto da LA SPENDIBILITÀ DEL SAPERE SOCIOLOGICO di Angela Tiano
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