Trance di tutti i giorni. La trasformazione nei setting di assunzione di ecstasy
Alcuni ricercatori hanno mostrato una certa compatibilità anche da parte dell'evento rave con il tessuto produttivo della società moderna.
La ricerca di Moroni emerge un movimento pendolare tra un “iperlavoro” settimanale ed un “iperdivertimento” del fine settimana, garantito dall'assunzione di ecstasy e di altre sostanze (soprattutto alcol e cocaina). Tutto ciò faceva concludere a Moroni che si era davanti ad una profonda trasformazione del significato attribuito all'assunzione di sostanze. Da pratica di protesta e di rifiuto ('70), l'assunzione di sostanze diventa, grazie all'ecstasy, qualcosa di perfettamente compatibile con il sistema di produzione post fordista, anzi: diventa parte di quello stesso sistema, garantendo lo svago necessario per tollerare la fatica e le scarse soddisfazioni personali che comportava la propria posizione lavorativa.
Per Melechi i rave sono una specie di turismo interiore: è una semplice valvola di sicurezza per lo sfogo delle tensioni accumulate all'interno dello schema lavorativo capitalista.
Per Simon Reynolds, il rave non farebbe che riprodurre una tipica dinamica underclass si vivere il tempo libero, anch'essa dominata dal paradigma dell'intensità: se intenso è il lavoro, intenso deve essere anche il tempo libero.
I sociologi statunitensi iniziano con il notare che quelli comunemente definiti come rave sono in realtà eventi tra loro molto diversi. Sono identificabili almeno tre tipi di rave pary:
1. Underground: verrebbero organizzati in luoghi off della geografia metropolitana e durerebbero da una notte ad un paio do giorni;
2. week-end: avrebbero luogo soltanto durante il fine settimana e godrebbero di una pubblicità più indifferenziata, svolta tramite internet;
3. commerciali: rappresenterebbero gli eventi più commerciali in quanto proposti con espliciti intenti economici in discoteche molto note.
Gli intervistati consumerebbero ecstasy in tutti e tre i setting; secondo gli studiosi, i confini tra rave e discoteche starebbero affievolendosi lentamente.
Lo loro indagine, inoltre, porta alla luce strategie d'assunzione che non prevedono né il rave né la discoteca. Si tratta di contesti in cui la musica è presente (es. concerti rock) o del tutto assente (abitazioni). Gli studiosi sottolineano come il consumo di ecstasy si accompagna quasi sempre all'utilizzo di altre sostanze: cannabis, alcol, cocaina, eroina ed altri eccitanti.
Differenza tra ecstasy e MDMA: per ecstasy si intendono esclusivamente le compresse mentre per MDMA i cristalli. L'assunzione è differente. In entrambi i casi la via orale è quella preferita, anche se con i cristalli sta iniziando a prendere piede la sniffata. Ma, mentre le pillole si ingoiano, i cristalli vengono tritati e poi si discioglie una piccola quantità della polvere ottenuta in un drink che, comunemente, viene chiamato “beverone”. La differenza con le compresse è che in questo modo è molto più facile modulare gli effetti della sostanza.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Angela Tiano
[Visita la sua tesi: "Cittadinanza, politiche sociali e omosessualità: evoluzioni e prospettive"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Sociologia
- Corso: Sociologia
- Esame: Sociologia corso avanzato
- Docente: C. Cipolla
- Titolo del libro: Il consumo di sostanze psicoattive oggi
- Autore del libro: Cipolla C.
- Editore: Franco Angeli
- Anno pubblicazione: 2007
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