La natura ambivalente dell’organizzazione CRI
Detto ciò l'autore si sofferma sulle coppie di principi apparentemente opposti che fanno della CR un'organizzazione ambivalente di frontiera:
- NAZIONALE/INTERNAZIONALE: la CR si muove su due binari: interviene sia in casi di emergenza nazionale, sia di emergenza internazionale. Ciò testimonia il suo carattere di organizzazione terza tra le parti e la sua forma organizzativa universalmente riconosciuta e accettata.
- MILITARE/CIVILE: la CR nasce come istituzione militare, nel tempo ha perso questa forma organizzativa – la spinta dal basso dell'organizzazione di un'azione di soccorso proviene molto spesso da ambienti civili - sostituendola con forme sempre più vicine al modello civile fino ad arrivare alle forme organizzative tipiche del volontariato organizzato.
- AMICO/NEMICO: questa coppia antitetica è uno dei principi cardine della CR, fin dalla sua origine. Essendo terza tra le parti – neutrale alla disputa – il principio è quello di soccorrere in campo di battaglia tutti coloro che ne hanno bisogno, senza distinzione alcuna. La categoria di nemico viene sostituita con quella di umano.
- PROCEDURE/IMPROVVISAZIONE: la CR deve essere in grado di far fronte anche a situazioni insolite. Esistono anche dei protocolli e delle procedure standard da applicare alle situazioni già conosciute, che si ripetono; al tempo stesso, però, deve mostrare grande flessibilità per far fronte alle situazioni impreviste. Tale flessibilità è dovuta all'esperienza che si fa sul corpo.
- GERARCHIA/VOLONTARIATO: la CR è composta sia da persone retribuite che da volontari non retribuiti, caratterizzati da una forte spinta motivazionale.
- ISTITUZIONE/MOVIMENTO: la CR è sia un' organizzazione strutturata, collocata territorialmente (come una vera e propria istituzione), sia un'organizzazione spontanea che trascende i confini territoriali per prestare soccorso dove ve ne è bisogno.
- GLOBALE/LOCALE: non si fa riferimento all'ambito territoriale ma a quello etico, alla globalità dei valori: la Cr si ispira a valori universalmente riconosciuti. Con località dei valori ci si riferisce alle azioni che la cr mette in atto nei confronti della singola persona bisognosa di aiuto.
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