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Classificazione nosografica della depressione infantile


Nel DSM i disturbi depressivi vengono inseriti nei disturbi dell’umore; nell’ICD-10 nei disturbi effettivi; ciò fa riflettere sulla possibilità di intercambiare i due termini (umore e affetto) , ma è anche opportuno ricordare che l’affetto è l’espressione esterna di uno stato interno(umore) e che l’affetto è transitorio, invece l’umore è stabile; in seguito a ciò sembra più corretto includere la depressione nella categoria del disturbo dell’umore.
Il DSM-IV definisce un “episodio depressivo maggiore” come un declino significativo del tono dell’umore e/o perdita di piacere e interesse per almeno 2 settimane che si accompagni ad altri sintomi raggruppabili in due categorie:
1)dimensione cognitiva: sentimenti di autosvalutazione o di colpa, diminuita capacità di pensare, ricorrenti pensieri di morte, tentativi suicidari;
2)modificazioni del peso e dell’appetito, riduzione o aumento del ritmo del sonno; agitazione o rallentamento psicomotorio, estrema faticabilità.
Nel DSM-IV distinguiamo tre principali disturbi depressivi:
-disturbo depressivo maggiore, episodio singolo:caratterizzato dalla presenza di un solo episodio depressivo maggiore;
-disturbo depressivo maggiore, ricorrente: che si differenzia dal primo per la presenza di due o più episodi;
-disturbo distimico: che è la forma depressiva più attenuata ma più ricorrente che si accompagna ad altri sintomi cognitivi o somatici.
L’ICD-10 distingue essenzialmente rispetto al DSM-IV l’episodio depressivo dalla sindrome depressiva e specifica tre diversi livelli di severità: lieve, medio e grave, non indicando differenze d’età.
Generalmente, i sintomi che compaiono in età prepuberale tendono a scomparire col passare del tempo e in adolescenza il quadro clinico assomiglia sempre di più a quello adulto;
-i bambini soffrono meno rispetto agli adolescenti di ipersonnia ed insonnia;
-gli adolescenti rispetto ai bambini sono più soggetti a perdita di peso e appetito, variazioni dell’umore, disperazione, rallentamento psicomotorio, ecc;
-in età prepuberale rispetto a tutte le altre età abbiamo allucinazioni uditive.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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