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Il cytomegalovirus


Causa infezioni diffuse e prive di sintomi; le persone infettate, nonostante la presenza di anticorpi, per lungo tempo eliminano il virus con la saliva e l’urina. Il virus può anche essere presente nelle feci, nel liquido seminale e nelle secrezioni vaginali.
Questo tipo di infezione, in gravidanza, può essere trasmesso dalla madre al feto, attraverso il sangue che attraverso la placenta porta il virus dalla madre al feto, o attraverso il canale del parto o, nelle prime settimane di vita, tramite l’allattamento al seno. L’infezione colpisce maggiormente feti nel primo o secondo semestre, ma il contagio al bambino si calcola che avvenga solo nel 30-40% dei casi.
I sintomi clinici possono essere: ritardo di crescita intrauterino, anemia emolitica, ernia inguinale; ecc; i sintomi neurologici possono essere: crisi convulsive e microcefalia.
Raramente la malattia è progressiva, ma si può osservare un deficit uditivo progressivo durante l’infanzia e può essere dimostrata la presenza di un virus nelle urine nel 50% dei bambini a 5 anni di età. I bambini infetti possono sviluppare ritardi di sviluppo, come: deficit neuromotori, ritardo mentale, alterazioni di vista e perdita di udito.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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