L’immunodeficienza umana da HIV
E’ un problema enorme per la salute pubblica a causa dell’alto numero di donne infette in età riproduttiva.
Il quadro epidemiologico italiano delinea 2 tipi femminili: quello che si è infettato per tossicodipendenza alcuni anni prima e quella con infezione eterosessuale; nel primo caso la malattia è sintomatica, nel secondo caso l’infezione è latente e spesso non riconosciuta, non dà sintomi neurologici nel periodo neonatale, ma è importante per la sequele e per la mortalità a distanza di tempo.
L’HIV è un retrovirus a RNA, che può essere trasmesso da una madre infetta al feto durante la gravidanza o al neonato durante il parto. Nel periodo neonatale non appaiono segni neurologici di infezioni da HIV, invece essi sono evidenti tra il secondo mese e il quinto anno di vita. I neonati con virus HIV presentano una circonferenza cranica di 1 cm più piccola dello standard.
Nonostante la capacità del virus di raggiungere la placenta, sin dal primo trimestre, non si osserva un aumento della percentuale di malformazioni, aborti o ritardo di crescita endouterina rispetto a quella delle gestanti sieronegative.
I segni maggiormente presenti sono quelli di una encefalopatia progressiva o non progressiva; quella progressiva è più grave, caratterizzata da demenza, minor crescita del cranio, deficit motori di tipo spastico e meno frequentemente deficit extrapiramidali e cerebellari.
il miglior modo per prevenire l’infezione fetale è prevenire e curare l’infezione materna; bisogna trattare la mamma in età riproduttiva con una dose di antivirali tali da ricoprire il periodo della trasmissione materno-fetale, cioè preconcezionale, periparto e postparto.
Il taglio cesareo è un’altra forma di prevenzione, così come la pulizia del canale cervicale con agenti antisettici e viricidi.
Continua a leggere:
- Successivo: Mutismo elettivo
- Precedente: La rosolia
Dettagli appunto:
- Autore: Anna Battista
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Psicologia
- Esame: Neuroscienze cognitive e riabilitazione psicologica
- Docente: Guidetti Vincenzo
- Titolo del libro: Manuali di Neuropsichiatria Infantile Vol I e Vol II
- Autore del libro: Vincenzo Guidetti e Federica Galli (a cura di)
- Editore: Il Mulino editore, Bologna
- Anno pubblicazione: 2005
Altri appunti correlati:
- Psicopatologia dell'età evolutiva
- Genetica del comportamento
- Manuale di psicopatologia dell’infanzia
- Psicologia Clinica
- Psicologia Giuridica
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Follia, genialità, santità. Diagnosi psicopatologica o fenomenologia di stati di coscienza supermentale?
- Le basi neurochimche dello stress: variazioni di neurotrasmettitori nei soggetti stressati
- Conflittualità genitoriale e psicopatologia in adolescenza
- Neuropsicoanalisi e sogni - Neuroscienze e Psicoanalisi possono collaborare?
- Il ruolo dell'interocezione nella Sindrome di Asperger e nella Health Anxiety. Prospettive per la Diagnosi ed il Trattamento
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.