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Disturbo postraumatico da stress


Esso rientra nell’ambito dei disturbi d’ansia.
E’ noto come l’esposizione ad uno stress estremo possa causare profondi e duraturi cambiamenti a livello cognitivo, emotivo e comportamentale; infatti per DISTURBO POSTRAUMATICO DA STRESS si intende un disturbo che insorge in seguito l’esposizione diretta o indiretta ad eventi traumatici estremi che mettono in repentaglio la propria o l’altrui incolumità.
In passato si riteneva, fosse un disturbo riguardante solo l’età adulta, oggi invece viene riconosciuto anche nell’età evolutiva e i bambini abusati sessualmente sono quelli che ne presentano maggiore prevalenza.
I criteri diagnostici utilizzati dal DSM-IV e dall’ICD-10 sono molto simili per l’identificazione di uno stimolo minaccioso necessario per l’esordio del disturbo, ma differiscono nella formulazione della diagnosi, infatti:
-l’ICD-10 lo colloca nelle sindromi nevrotiche, definendolo come “una risposta ritardata e/o protratta ad un evento stressante in grado di provocare malessere diffuso in quasi tutte le persone”;
-il DSM-IV lo colloca, invece, tra i disturbi d’ansia, definendolo come “ una risposta caratterizzata da una paura intensa, da sentimenti di impotenza o di orrore in seguito ad un evento direttamente e/o indirettamente stressante”;
-nell’ ICD-10 il disturbo deve insorgere entro 6 mesi dall’evento;
-per il DSM-IV, invece, i sintomi devono comparire entro 3 mesi dal trauma e devono essere presenti per più di un mese; i sintomi che invece si manifestano immediatamente dopo il trauma e che durano meno di un mese non soddisfano i criteri del disturbo postraumatico da stress, ma quelli per la diagnosi di DISTURBO ACUTO DA STRESS.


Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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