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Teatro antico e il suo ruolo sociale. Grecia, Roma e Medioevo


Il teatro ha origini lontane, e in epoca storica sembra assumere in molte sue manifestazioni un ruolo civile o sacro stabilito dal potere con finalità educative e/o rassicuranti. I filologi hanno studiato i testi drammatici, mentre gli archeologi hanno portato alla luce gli spazi fisici degli spettacoli.
Mondo greco. La nostra conoscenza della tragedia greca si basa quasi esclusivamente sulle opere di tre drammaturghi del V sec. (Eschilo, Sofocle, Euripide). D’altro canto gli edifici teatrali a disposizione degli archeologi risalgono in qualche caso al tardo IV per lo più al terzo secolo avanti cristo, per diventare una tipologia frequente nel II sec a.c. Appare incontrovertibile che si trovassero nelle mani delle autorità religiose e che la collocazione degli edifici presso i templi stesse ad indicare una stretta relazione con le funzioni sacre o catartico educative delle rappresentazioni in epoca classica.
Mondo romano. E’ noto come l’aspetto civile, edificante e glorificante del potere prevalesse sulla aspetto educativo del pubblico. Aumenta il numero dei generi spettacolari. La peculiarità del teatro romano va ricercata innanzitutto nella sua diversa funzione sociale. Tra i suoi scopi vi era il divertimento finalizzato a motivazioni politiche.
Mondo medievale. Il teatro medievale presenta due forme organizzative antitetiche: a) professionismo a gestione privata b) pratica volontaristica organizzata dalla chiesa per scopi didascalici. Gia alla fine del 1300 l’organizzazione produttiva era in larga parte sfuggita l controllo della chiesa e passata in mani laiche.

Tratto da POLITICA DELLO SPETTACOLO di Laura Righi
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