Inquadratura soggettiva e oggettiva
Esistono inquadrature, solitamente definite come soggettive, che occupano nel corso della narrazione filmica uno statuto particolare, esprimendo un punto di vista ben determinato che non è più, o meglio, non è solo quello dell’istanza narrante, bensì quello di un personaggio. In una soggettiva noi vediamo ciò che vede un determinato personaggio.
In contrapposizione sono definite oggettive tutte le inquadrature che non sono soggettive; sono oggettivi quei piani che in un film di finzione esprimono il punto di vista della sola istanza narrante. L’alternanza di oggettive e soggettive è una delle figure filmiche ricorrenti nell’ambito del cinema classico.
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Autore:
Laura Righi
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- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo
- Esame: Analisi di Film
- Docente: Francesco Pitassio
- Titolo del libro: Il linguaggio cinematografico
- Autore del libro: F. Rossi
- Editore: Aracne
- Anno pubblicazione: 2006
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