Basi anatomo-funzionali dei disturbi dell’umore: mania

L’analisi dei paziente con disturbi di tipo maniacale, associati a lesioni cerebrali focali, evidenzia una netta prevalenza di lesioni nell’emisfero destro (tra le aree più frequenti: corteccia orbito- frontale, regione temporo-basale, talamo, nucleo caudato).
•    Ciò può essere spiegato dal ruolo particolare svolto dall’emisfero destro nei processi di elaborazione delle emozioni.  È possibile che paziente cerebrolesi destri presentino reazioni emozionali abnormi e inappropriate, espressione, più che di un vero stato maniacale, di una disinibizione emotivo-comportamentale legata a un’alterata elaborazione delle esperienze emozionali secondaria a lesione emisferica destra.
•    I comportamenti disinibiti risultano più frequentemente associati a lesioni delle aree orbito-frontali e basotemporali dell’emisfero destro. In caso di lesioni in una o in entrambe queste zone oppure in strutture sottocorticali funzionalmente correlate quali il talamo e la testa del nucleo caudato, si potranno avere fenomeni di disinibizione rispettivamente motoria, cognitiva, sensoriale, emozionale e istintuale.
Sul piano neurochimico, queste modificazioni comportamentali si associano a una riduzione dei livelli di norepinefrina nella corteccia cerebrale ipsi- e contro laterale e nel locus coeruleus, insieme a un aumento di turn-over della dopamina nel nucleo accumbens. Questa disfunzione delle amine biogene è prodotta solo da specifiche lesioni dell’emisfero destro e non del sinistro.
La mania secondaria sarebbe quindi legata a una specifica modificazione monoaminergica lateralizzata nell’emisfero destro, rappresentando sul piano patogenetico la controparte della depressione secondaria associata invece a lesioni emisferiche sinistre.
•    Anche uno studio con la SPECT ha evidenziato il ruolo critico della corteccia temporo-basale destra nel controllo del tono dell’umore e della genesi dei disturbi manicali.