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Tv movie tra unicità e serializzazione


Mentre tecnicamente i Tvmovie non appartengono ai prodotti seriali, e mentre idealmente siano caratterizzati da una sorta di unicità, è chiaro che ci rivolgiamo ad un prodotto ambiguo, che assimila e ripropone caratteristiche del film come caratteristiche dei prodotti tv seriali. Nelle strutture promozionali dei network si può denotare l’unicità di questo prodotto (immagini promozionali, trailer, solo il canale che lo produce lo pubblicizza, di solito insiste sulla verità della storia).
Tuttavia è molto influenzato dalle serie tv e dalle soap opera (girato in poco tempo, con attori semisconosciuti). Solitamente è un format, che è una categoria di produzione che relativamente rigidi confini, dai quali non si può trasgredire se non si uscire dal formato, ha suoi modi e tempi di produzione e strategie narrative. Il genere è una categoria molto più ampia, usata per racchiudere programmi che utilizzano vari formati ma anche i game show.
Il Tvmovie non è soggetto a forme di serializzazione solo per le sue strutture di produzione e per il suo argomento/soggetto (di solito un serio episodio sociale).
Dall’inizio le serie tv sono state create per il puro divertimento/spettacolo, il made-for-tv-movie al contrario è capace di raccontare storie riguardo importanti temi, mescolando finzione e realtà e catturando l’attenzione del pubblico.
Una delle formule dominanti è quella dei women’s movie, dei family melodrama, dei docudrama, etc.
Il made-for-tv-movie è un elemento del fluso televisivo, del qual deve garantire un avanzamento delle caratteristiche produttive, stilistiche e linguistiche. È un testo caratterizzato da strette relazioni intertestuali con caratteristiche cinematografiche e strettamente legate ad altri formati tv (talk show, documentaries). Lo stile forse può ssere determinato dalla struttura della trama, scenografia, luci, cinematografia, recitazione e altre componenti. Anche il made-for-tv-movie è fatto per essere riconosciuto, e gradito per questo, in un suo proprio stile.

Tratto da LO STILE CINEMATOGRAFICO di Laura Righi
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