L'istituzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite
In politica estera Roosevelt si trovò a dover dare una dimensione politica istituzionale di grande potenza alla forza economica americana, la sua occasione fu la seconda guerra mondiale. Lo scenario internazionale immaginato da Roosevelt per il dopoguerra superava gli imperi europei e introduceva l'ONU, una soluzione di respiro globale che avrebbe convinto la popolazione americana mantenendo però gli Stati Uniti in una posizione preminente. Roosevelt cercò di mediare tra il concetto di ONU di Wilson e quello di Theodore Roosevelt, cio' tra organizzazione di nazionali uguali e club di grandi potenze. Nel frattempo le forze del capitalismo americano esigevano da Roosevelt che il nuovo scenario garantisse gli interessi del mondo degli affari americano. Per questo Roosevelt immaginava le istituzioni internazionali come composte da due facce: una etica, popolare, volta al raggiungimento di un mondo migliore; l'altra come un quadro per la politica della potenza egemone. In sostanza una maschera moralistica per celare il controllo interno degli Stati Uniti sull'istituzione.
I primi passi verso la creazione dell'ONU vi furono con la creazione di un Comitato consultivo per la pianificazione postbellica. Roosevelt immaginava un'organizzazione mondiale basata su due elementi: il ruolo centrale delle democrazie anglofone e l'affermazione di alcuni principi basilari. La formazione dell'ONU fu ufficialmente prevista alla Conferenza di Mosca nel '43, grazie all'impegno del Segretario di Stato americano Cordell Hull. Nel '44 alla Conferenza di Dumbarton Oaks Roosevelt coinvolse la Cina nel progetto, creando grande irritazione in Churchill, che però non aveva potere contrattuale. Stalin chiese che all'Assemblea generale fossero rappresentate tutte le Repubbliche Socialiste Sovietiche e che il diritto di veto fosse esteso a tutte le questioni. Roosevelt morì a metà delle trattative e il lavoro fu proseguito da Truman. Nel frattempo, alla Conferenza finale di San Francisco arrivò Rockfeller che era riuscito a far coalizzare i paesi dell'America latina, che avrebbero accettato la rappresentanza delle Repubbliche Socialiste Sovietiche solo se lo fosse stata anche l'Argentina (simpatizzante nazista). I russi rovesciarono a loro favore la questione dicendo che avrebbero accettato l'Argentina solo se fosse stato garantito l'ingresso della Polonia. Alla fine gli Stati Uniti risolsero la questione del veto posta da Stalin assicurando all'Urss il controllo della Polonia, territorio tattico da cui sono partite tutte le invasioni contro la Russia. Dopo l'ingresso della Francia nel Consiglio di Sicurezza, fu firmata nel 1945 a San Francisco la Carta dell'ONU.
Continua a leggere:
- Successivo: I negoziati per la creazione di un nuovo ordine economico
- Precedente: Stati Uniti: dopoguerra e modernizzazione
Dettagli appunto:
-
Autore:
Giulia Dakli
[Visita la sua tesi: "Gas e petrolio nello sviluppo della Russia contemporanea"]
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Politiche
- Titolo del libro: Globalizzazione: breve storia di un’ideologia
- Autore del libro: Oreste Ventrone
- Editore: Franco Angeli
- Anno pubblicazione: 2004
Altri appunti correlati:
- Storia della Politica Economica Internazionale
- La Guerra Fredda: Analisi Approfondita delle Relazioni Internazionali e degli Sviluppi Storici (1946-oggi)
- Nozioni di International Management
- Manuale di Sociologia
- Le Nazioni Unite
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La condizionalità nelle organizzazioni internazionali economiche
- Dalla periferia al centro: viaggio tra le disuguaglianze del sistema mondo
- I profili della Globalizzazione con un particolare approfondimento sul Commercio equo e solidale
- Sulla “Terza Via” problemi di identificazione e definizione
- Il ruolo degli organismi internazionali nei processi di sviluppo e crescita economica
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.