Caratteristiche della Terra d'Otranto
Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone, divise il Regno di Napoli in 15 Province, tra cui Terra d’Otranto, che si articola in 4 distretti: Taranto, Brindisi, Gallipoli e Lecce.
La popolazione iniziò ad aumentare, ma la superficie abitata era poca, quindi era necessario ESEGUIRE delle bonifiche, che vennero effettuate in seguito dallo Stato, a Brindisi.
Una volta bonificate le terre, le più importanti erano quelle con le coltivazioni di olive, olio e uva, quest’ultima subì una crisi di esportazione per via della chiusura dei trattati con la Francia e per l’esportazione dei parassiti. Per quanto riguarda l’olio, il porto più importante era quello di Gallipoli, dal quale veniva esportato ovunque.
Mentre per quanto riguarda il vino, a Gallipoli si produceva vino da taglio, nel circondariato di Brindisi vino raffinato, e a Taranto la produzione veniva suddivisa in:
- Vini da taglio
- Primitivo di gioia (Martina Franca)
Si ebbero difficoltà economiche dal punto di vista della conservazione della merce, di dazi doganali ed altre tariffe, soprattutto per quanto riguarda il trasporto della merce che provocava gravi danni al momento della consegna. Grande importanza ebbe nell’800 la cerealicoltura (grano, orzo, avena, mais). Queste attività subirono una crisi dovuta ai prodotti americani, importati ad un prezzo più basso, tanto da portare alla coltivazione di nuovi prodotti come il tabacco e il gelso (importante ----- per il frutto da baco da seta).
Un altro frutto molto coltivato era il fico, per cui era facile reperire manodopera. Altre coltivazioni furono la catalogna e la patata:
- yuly, diversa da quella di Avezzano che era la più diffusa nel Salento
- primitiva
- patata zuccherina
- trombetta detta “cocomazzo”
Altre colture erano quelle del lino della seta, usate per la tessicoltura.
Le principali industrie erano riferite all’agricoltura, ed erano piccole industrie comunemente dette opifici.
Collegati alla coltura del vino e dell’olivo erano le industrie delle botti, (molto famose quelle gallipoline). Ma anche fabbriche di distillazione di vino o vinaccio. Ci furono delle opere di bonifiche per migliorare il territorio, queste opere erano molto costose, per questo lo Stato decise di non intervenire. Le poche opere di bonifica in terra d’Otranto, si devono ai privati (Libertini).
Lecce era una città importante perché era la capitale della provincia.
Taranto, invece era una città secondaria diventata importante grazie all’arsenale ----- marittimo.
Brindisi, con l’apertura del canale di Suez e il passaggio della valigia delle Indie, aumentò la sua importanza.
Gallipoli aveva il centro dell’esportazione dell’olio.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco D'Andrea
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- Facoltà: Economia
- Corso: Economia e Finanza
- Esame: Storia Economica
- Docente: F. Mastrolia
- Titolo del libro: Tra terra e mare. Aspetti dell'economia di Terra d'Otranto (1861-1914)
- Autore del libro: F. Mastrolia
- Anno pubblicazione: 2010
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