La reale scuola nautica di Taranto
La terra d’Otranto era circondata da mare, e secondo molti, tra cui Carlo Nitti, c’era bisogno di una scuola nautica per valorizzare la presenza del fatto che la terra otrantina era bagnata dal mare, infatti lo Stato decise di istituirne una, il problema era di decidere in quale città andava istituita: Gallipoli, Brindisi o Taranto; poiché tutte la richiedevano.
Si decise poi di farla a Taranto, per via dell’imminente apertura della marina militare. I requisiti per entrare nella scuola erano molto rigidi, tanto che vi partecipavano solo 9 persone.
Successivamente ai 2 anni di scuola, erano richiesti 2 anni di tirocinio sulla nave. La scuola nel 1875 fu inaugurata con la decisione di ripartire il pagamento tra Stato, Provincia, e Comune; però subito dopo l’apertura della scuola sorsero dei problemi relativi al poco materiale (sempre richiesto dal preside e mai concesso), poca volontà degli studenti che a partire dal terzo anno, nessuno avrebbe garantito il tirocinio. Infatti alla fine del 2° anno, la Provincia non voleva più pagare la sua parte, ma fu obbligata a farlo dallo Stato, e alla fine del 3° si decise di chiudere la scuola, dati gli scarsi risultati conseguiti, e si decise di aprire una scuola tecnica.
Taranto perse così l’Università del Mare.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco D'Andrea
[Visita la sua tesi: "La Statistica nel Betting"]
- Facoltà: Economia
- Corso: Economia e Finanza
- Esame: Storia Economica
- Docente: F. Mastrolia
- Titolo del libro: Tra terra e mare. Aspetti dell'economia di Terra d'Otranto (1861-1914)
- Autore del libro: F. Mastrolia
- Anno pubblicazione: 2010
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