I "galantuomini" dell'entroterra siciliano
L'Articolo del 1 settembre: I Galantuomini
Sullo sfondo troviamo l'indissolubilità del problema economico e del problema civile. In primo piano la triste spina dorsale della società isolana, quel ceto medio che in Sicilia prende il nome di galantuomini. Oggetto delle considerazioni di Mosca sono i galantuomini dell'entroterra, che abitano la regione del latifondo, quella classica dei sociologi. Risiedono in prevalenza a Palermo e sono il risultato di due o tre generazioni di contadini che si sono arricchiti imponendo la propria mediazione (spesso violenta) fra grandi proprietari da un lato e affittuari dall'altro. Gabellotti e contadini postisi in grado di vivere essi stessi di affittanza, culturalmente in fuga dal significato sociale negativo del lavoro manuale, alla ricerca di ostentato decoro e distinzione.
L'Articolo del 27 settembre: Latifondo e contadini.
Mosca individua il vero problema nella struttura e nella distribuzione della ricchezza nell'isola. Uno degli elementi di fondo del problema siciliano era legato alla persistenza del latifondo e di una classe contadina ampiamente ricattabile da parte di latifondisti e gabelloti.
Il latifondo, secondo Mosca, è un'azienda produttivamente povera: lottizzata, subaffittata, scarsamente irrigata, attiva a tratti. Fa il paragone col vigneto, più prospero perché di più facile irrigazione. La ceralicoltura, va precisato, è legata al latifondo; la viticoltura alla proprietà medio – piccola. Mosca non pensa nemmeno lontanamente a criticare la grande proprietà fondiaria e non propone certo di trasformare tutto in vigneto, e lo dimostra il suo arrampicarsi sugli specchi quando si tratta di giustificare la sua teoria: se tutta la Sicilia non è diventata un vigneto non è certo per colpa dei grandi proprietari ma per colpa delle malattie delle piante vitivinicole. Mosca quindi vuole solo riformare il latifondo in senso strettamente tecnico – agricolo, proponendo allo Stato di creare grandi opere di canalizzazione. Eppure, e questo lo porta a grandi conflitti, sa perfettamente che il latifondo tanto difeso è l'assetto più funzionale per gli interessi mafiosi ed è colpa dei galantuomini del primo articolo, il meglio che purtroppo la Sicilia ha prodotto in termini di borghesia.
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Autore:
Gherardo Fabretti
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- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della pedagogia
- Docente: Antonia Criscenti
- Titolo del libro: Socializzazione mafiosa e responsabilit educativa
- Autore del libro: Antonia Criscenti
- Editore: Cuecm
- Anno pubblicazione: 1999
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