I diritti reali di godimento
Superficie
Il proprietario del suolo può edificare sopra o sotto di esso. Questo non è possibile quando sul terreno vi è il diritto di superficie, in questo caso il potere di edificare spetta solo al titolare di questo diritto. In queste circostanze un soggetto può essere titolare dell’edificio o dell’opera, nonostante il suolo sia di un altro. Si estingue per rinuncia del superficiario e per prescrizione e può essere costituito con contratto, testamento o usucapione.
Usufrutto
Consiste nel diritto attribuito a una persona diversa dal proprietario di utilizzare una cosa e trarne ogni frutto, senza modificare la destinazione economica e restituendola alla scadenza del termine. Il proprietario della cosa oggetto di usufrutto rimane tale, ma non può utilizzarla: ne ha la nuda proprietà. L’usufruttuario ha il possesso del bene e può utilizzarlo direttamente o darlo in locazione ad altri, ed ha il diritto di appropriarsi di tutti i frutti che il bene produce, ma deve curarne la manutenzione (spese necessarie, custodia, amministrazione, imposte).
Se alla scadenza del termine, oggetto dell’usufrutto sono cose consumabili, il proprietario deve pagare in denaro l’usufruttario (quasi usufrutto). Non può mai eccedere la vita dell’usufruttuario (vita natural durante), e si estingue per: rinuncia dell’usufruttuario, scadenza del termine, prescrizione ventennale, consolidazione, abuso dell’usufruttuario. Nel caso di persona giuridica non supera i 30anni. I modi di acquisto dell’usufrutto sono: la legge, il testamento, il contratto.
L'uso e l’abitazione
Sono tipi limitati di usufrutto. L’uso consiste nel diritto di servirsi di un bene e, se fruttifero, di raccogliere i frutti limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia. L’abitazione consiste nel diritto di abitare una casa limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia. Questi 2 diritti non si possono cedere, né il bene può essere concesso in locazione o in godimento a terzi.
L’enfiteusi
Consiste nel diritto, attribuito ad una persona diversa dal proprietario, di esercitare poteri di godimento su di un fondo, analoghi a quelli che spetterebbero al proprietario stesso, con l’obbligo di apportare miglioramenti di fondo e di pagare al proprietario concedente un canone periodico. Si estingue per: prescrizione ventennale, affrancazione (l’enfiteuta acquista la proprietà pagando al proprietario 15 annualità del canone), devoluzione (l’enfiteuta inadempie all’obbligo del pagamento del canone o di miglioramento).
Le servitù prediali
Consiste in un peso imposto su di un fondo (servente), per l’utilità di un altro fondo (dominante), appartenente a un proprietario diverso. Le servitù possono essere:
- Affermative: permettono al proprietario del fondo dominante forme di utilizzazione diretta del fondo servente
- Negative: quando vietano al proprietario del fondo dominante forme di utilizzazione diretta del fondo servente
- Apparenti: quando esistono per il loro esercizio opere visibili e permanenti
- Coattive: quando la loro costituzione è imposta dalla legge
- Volontarie: quando la loro costituzione è effetto di un atto di autonomia privata, possono esser costituite da: contratto, usucapione, “destinazione del buon padre di famiglia”
Il titolare della servitù può far riconoscere in giudizio chi ne contesta l’esistenza tramite l’azione confessoria (mira ad accertare che esiste la servitù).
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco D'Andrea
[Visita la sua tesi: "La Statistica nel Betting"]
- Facoltà: Economia
- Corso: Economia e Finanza
- Esame: Istituzioni di diritto privato
- Docente: E. Tanzarella
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