Metodo di Eliade nell'analisi dell'ascesi
Vuole rilevare una realtà nascosta, significante, che soggiace a dati in apparenza opachi e poveri di senso. Ma mentre ad esempio Levi strauss e Dumezil usan strumenti comparativi desunti da etnologia e linguistica, E estrae dal profondo delle culture considerate gli elementi di un modello precostituito: ogni significato riposto richiama una fenomenologia che assume come schema la ripetizione degli archetipi, e come parametro le religioni cosmiche. Occorre presupporre tali cose per accettare l'interpretazione di Eliade. Poi alla fine elem come archetipo, fenomeno, tradizione, non son mai da lui definiti chiaramente. In ogni caso c'è un impressione di fondo di irrazionalismo. La storia delle religioni in Eliade diviene quasi una disciplina di salvezza, che può dare un senso alle cose riscattandole dalla loro involuzione.
Un punto fermo dell'interpretazione di Eliade è quello delle religioni cosmiche. Tale concetto è vago. Esso si definisce soprattutto riferito a culture primitive, non bibliche. L'AT avrebbe determinato l'irruzione della storia nel sacro; questa sarebbe stata estesa sul pianeta dal cristianesimo, mitigata solo dal "cristianesimo cosmico" delle culture contadine. In ogni caso il giudeo-cristianesimo avrebbe determinato l'eclissi delle religioni cosmiche e l'oscuramento del sacro nel mondo moderno. L'alienazione e l'estraniamento dell'uomo alla terra sottolineate da Marx sono sconosciuti in religioni di tipo cosmico e primitivo. Per Eliade la religione cosmica non è solo uno strato della cultura occidente, ma è anche il substrato delle religioni bibliche, e può riemergere nell'inconscio letterario e onirico e nella storia stessa d'Occidente, nelle sue crisi culturali. Vedi gli hippies. Così le 2 tendenze specifiche dell'arte moderna (distruzione delle forme tradizionali e attrazione per l'informale) sono interpretabili religiosamente come ierofanizzazione della materia, che caratterizza le religiosità cosmiche. Eliade critica Schmidt e l'idea che gli strati più arcaici dell'umanità concepissero una sorta di dio unico. Eliade critica lo storicismo. Eliade preferisce le società che vivono nel "paradiso degli archetipi", dove il tempo è registrato solo biologicamente, prima che si trasformi in storia. Cosa porta il primo Eliade all'antistoricismo? Pettazzoni dimostra che la sua posizione, quella di esule, si tramuta in metafora dell'uomo moderno. L'uomo moderno è esule per eccellenza, ulisse che cerca la sua itaca. Quindi Eliade impersona il modello dell'uomo moderno errante nel labrinto esistenziale. Ma ha anche la funzione di eroe culturale datore di salvezza.
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Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teorie della conoscenza morale
- Titolo del libro: La Fatica del Cuore. Saggio sull'ascesi esicasta
- Autore del libro: Enrico Montanari
- Editore: Jaca Book
- Anno pubblicazione: 2003
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