Skip to content

Lo sviluppo dell'essere umano


periodo di immaturità: crescita postnatale del cervello protratta nel tempo:
presenza di predisposizioni e di vincoli innati.
Il ruolo delle predisposizioni è assicurare che i circuiti neurali ancora plastici ricevano l'informazione della quale hanno bisogno per svilupparsi in una specifica direzione, che li porta ad assumere la forma che si osserva negli individui adulti.
Il concetto di “vincolo” sullo sviluppo
Mentre l'epigenesi predeterminata ha ispirato le posizioni innatiste più estreme (innatisti-modulari), l'ipotesi bidirezionale dell'epigenesi probabilistica è alla base della nuova concezione del significato e del ruolo dei fattori innati, propria dell'approccio neurocostruttivista.
E' sufficiente ipotizzare l'esistenza di alcune predisposizioni dominio-generali, che producono l'emergere di rappresentazioni dominio-specifiche, per spiegare la natura dominio-specifica e specializzata della cognizione umana.
Gli approcci contemporanei fanno riferimento alla presenza di vincoli e predisposizioni che guidano e facilitano lo sviluppo della conoscenza, incanalandolo verso particolari direzioni.

Costruttivismo piagetiano: le strutture cognitive, nello sviluppo, vanno incontro a drammatiche  e periodiche trasformazioni e riorganizzazioni;
Approccio innatista-modulare: la struttura del sistema cognitivo e della conoscenza sono interamente prespecificate e non vanno incontro ad alcuna trasformazione, ma ad un incremento della capacità di utilizzare tale struttura (maggiore accessibilità e applicabilità in contesti sempre più ampi);
Approccio neurocostruttivista: lo sviluppo cognitivo è caratterizzato da trasformazioni qualitative, che avvengono in accordo con un insieme di vincoli prespecificati, che fanno sì che le strutture presenti nei diversi momenti dello sviluppo, pur essendo caratterizzate da diversi gradi di differenziazione, condividano alcune importanti proprietà formali. Il processo di sviluppo può portare a diversi stati finali, che derivano, però, dagli stessi vincoli iniziali.
I “vincoli”, secondo la Karmiloff-Smith, sono le predisposizioni attentive innate che vincolano lo sviluppo, poiché dirigono e incanalano l'attenzione del bambino verso alcune particolari categorie di input ambientali, garantendo che tali input possano influenzare e plasmare lo sviluppo cerebrale e cognitivo dell'individuo (non sono limitazioni allo sviluppo).
Le predisposizioni innate facilitano l'apprendimento, circoscrivendo i tipi di informazione a cui prestare maggiore attenzione e limitando il numero delle possibili ipotesi pertinenti che il bambino deve formulare per interpretare la realtà
Il nuovo significato del termine “innato”
L'approccio neurocostruttivista, diversamente dai modelli innatisti, concepisce le predisposizioni innate come poco specifiche o dettagliate e di carattere domino-generale.

Tratto da LO SVILUPPO COGNITIVO di Alessio Bellato
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.