Le metodologie d'indagine
Modelli animali: studio di aspetti comportamentali, elettrofisiologici, neuroanatomici e molecolari di un particolare comportamento e del suo sviluppo in una specie animale diversa da quella umana, per ottenere indicazioni teoriche ed empiriche per studiare lo stesso comportamento sull'uomo.
Studio clinico dei disordini evolutivi di origine genetica: queste sindromi evolutive (prima interpretate come deficit cognitivi dominio-specifici) avvengono a causa di deficit lievi e diffusi a carico di diverse regioni cerebrali, causati da alterazioni in alcuni parametri di base. La severità e la natura dei deficit comportamentali e delle disabilità cognitive che si accompagnano a una specifica sindrome possono modificarsi nel corso dell'ontogenesi. L'approccio neurocostruttivista sottolinea che, poiché i disabili si muovono all'interno di un mondo percettivo differente e lo sviluppo cerebrale è plasmato dall'esperienza e dall'info esterna, è più ragionevole interpretare le proprietà strutturali e funzionali atipiche che caratterizzano una particolare sindrome come il risultato della disabilità, anziché come sua causa.
Simulazioni connessioniste.
Tecniche di visualizzazione dell'attività cerebrale: gruppo di tecniche neuroscientifiche che rilevano l'attivazione cerebrale in tempo reale, e cerca di esplorare le relazioni tra sviluppo cognitivo e sviluppo cerebrale; queste tecniche consentono di ottenere delle mappe funzionali dell'attività cerebrale basate sulla rilevazione delle variazioni dell'attività metabolica o dell'attività elettrica del cervello in risposta alla simulazione:
risonanza magnetica funzionale: rileva il flusso sanguigno cerebrale, localizzando le aree del cervello che si attivano maggiormente in risposta ad uno stimolo.
potenziali evocati relati all'evento: rilevano, tramite elettrodi, l'attività elettrica (seq temporale) prodotta da alcune aree del cervello in risposta ad uno stimolo o durante un comportamento.
tomografia ad emissione di positroni (Erp): infusione in vena di un contrasto.
Vantaggi delle tecniche di visualizzazione dell'attività cerebrale:
I metodi di visualizzazione dell'attività cerebrale si differenziano dai metodi comportamentali per lo studio della cognizione, per il fatto di utilizzare lo stesso compito con soggetti di età diverse e di ottenere misure sovrapponibili (supera il problema dell'equivalenza delle misure).
Erp e fMri indagano le competenze cognitive dei bambini all'interno di situazioni che implicano carichi attentivi e mnestici ridotti (free viewing condition).
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Dettagli appunto:
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Autore:
Alessio Bellato
[Visita la sua tesi: "Il trattamento di gioco nei bambini con autismo"]
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Psicologia
- Titolo del libro: Lo sviluppo cognitivo
- Autore del libro: Macchi, Valenza, Simion
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2004
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