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Le metodologie d'indagine dell'approccio HIP


A partire dalla registrazione del tempo necessario al soggetto per fornire una risposta (t di reazione), in seguito alla presentazione di uno stimolo, è possibile inferire il numero di operazioni compiute in sequenza per risolvere il compito (cronometria mentale).
Quanto più lungo è il tempo che passa tra l'input e l'output comportamentale, tanto più numerose sono le operazioni che sono state compiute.
Secondo il metodo sottrattivo di Donders, se due compiti sono identici, eccetto che per un'operazione mentale, allora la differenza tra i tempi necessari per eseguire i due compiti fornisce una misura del tempo che serve per eseguire quell'operazione mentale.
Esistono, secondo Donders, tre tipi di tempi di reazione:
tempi semplici, di tipo A: registrati in compiti semplici (uno stimolo, una risposta).
tempi di scelta, di tipo B: compiti di discriminazione (numero variabile di stimoli, risposte differenziate a seconda dello stimolo presentato).
tempi go-nogo, di tipo C: numerosi stimoli e una risposta possibile.
Secondo Posner, la presentazione visiva di una coppia di lettere attiva simultaneamente due codici rappresentazionali, uno visivo e l'altro fonetico. Entrambi i codici si attivano simultaneamente e "vince" il codice più veloce. Successivamente, .
La tecnica della cronometria mentale è stata utilizzata in ambito evolutivo per lo studio dei processi attentivi e mnestici.
L'analisi del compito permette di giungere a modelli dell'elaborazione cognitiva che descrivono precisamente la struttura formale del modo in cui il soggetto esegue uno specifico compito.
I processi di elaborazione, allora, vengono tradotti in sequenze di istruzioni, usate per sviluppare simulazioni dei processi di ragionamento. Il computer è diventato un mezzo efficiente per verificar
Il computer è diventato un mezzo efficiente per verificare i modelli relativi al funzionamento del pensiero umano in precisi compiti.
L'approccio HIP ha sviluppato metodi d'indagine volti all'analisi della dimensione temporale dei processi cognitivi (cronometria mentale), alla formulazione di modelli di funzionamento mentali in compiti cognitivi (analisi del compito) e alla simulazione al computer dei processi mentali usati dal soggetto nella soluzione di un compito (simulazione al computer).

Tratto da LO SVILUPPO COGNITIVO di Alessio Bellato
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