Sviluppi societari di Eni (Ente Nazionale Idrocarburi) 2000-2005
Nel 2000 vennero acquisite le società British Borneo e Lasmo, si siglarono importanti accordi in Iran per lo sviluppo di giacimenti di petrolio e gas e venne inoltre conclusa la posa del Blue Stream, un gasdotto di 1250 km che collega la Russia alla Turchia, attraversando il Mar Nero. Eni rafforzò la sua posizione in aree chiave quali il Mare del Nord e il Nord Africa, e inoltre stabilì una significativa presenza nei mercati dell'Asia e del Venezuela. Eni venne nominato operatore unico nel progetto del Mar Caspio settentrionale, nell'offshore Kazako. L'importante scoperta del giacimento giant (gigante) Kashagan fu il primo di una serie di successi nel Mar Caspio kazaco. La nomina a Operatore unico per lo sviluppo del campo di Kashagan nell'offshore kazako, l'avvio del più importante progetto di sviluppo nell'offshore dell'Africa Occidentale (Kizomba A), i contratti con la società di Stato iraniana per lo sviluppo dei giacimenti petroliferi di Darquain e Balal, nonché l'accordo in Russia per l'esplorazione e lo sviluppo di un'area a elevato potenziale minerario alla foce del fiume Volga, si inquadrarono nella strategia di sviluppo internazionale dell'upstream volta a rafforzare la presenza di Eni nei bacini minerari chiave.
Nel 2002 Snam confluì in Eni, la divisione Gas & Power gestiva, e gestisce tutt'ora, tutte le attività relative al gas e all'energia elettrica in Italia e all'estero: con questa operazione, Eni assunse i connotati di compagnia energetica integrata.
Nel 2003 in seguito all'annessione di AgipPetroli al gruppo Eni, la gestione delle attività di raffinazione e commercializzazione di prodotti petroliferi in Italia e all'estero fu affidata alla Divisione Refining & Marketing. Il 27 gennaio si concluse, con esito positivo, l'Offerta Pubblica d'Acquisto sul totale delle azioni ordinarie Italgas SpA, di cui Eni possedeva già il 44% del capitale sociale. Italgas, con 7 milioni di clienti e circa 12 miliardi di metri cubi di gas venduti nel 2001, era uno dei maggiori operatori europei del settore della distribuzione del gas per usi civili.
Durante il 2004 Eni riprese l'attività upstream in Arabia Saudita, paese dove aveva operato agli inizi degli anni settanta. Inoltre, venne approvato il piano di sviluppo del giacimento Kashagan, nell'offshore kazako del Mar Caspio. Ad ottobre partì il Western Libyan Gas Project, il primo grande progetto che valorizzava il gas naturale prodotto in Libia e esportato e commercializzato in Europa attraverso il Greenstream, il più lungo gasdotto sottomarino del mediterraneo. Nel mese di dicembre entrò in funzione l'impianto di gas naturale liquefatto (GNL) a Damietta, realizzato da Union Fenosa Gas (controllata al 50%), per l'esportazione e commercializzazione del gas egiziano via GNL.
Nel 2005, nell'ambito del Western Libyan Gas Project, a meno di un anno dallo start-up del giacimento onshore di Wafa, fu avviato il primo pozzo del giacimento di gas Bahr Essalam nell'offshore libico. Inoltre Eni acquistò le licenze esplorative di 104 blocchi situati nell'onshore e offshore del Nord Alaska della superficie di 1.718 chilometri quadrati e le licenze esplorative di due blocchi situati nell'onshore e offshore dell'India della superficie di 14.445 chilometri quadrati.
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