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I sistemi proporzionali

I sistemi proporzionali


I sistemi proporzionali : Il principio unificante dei diversi sistemi proporzionali, è quello di garantire una corrispondenza piu verosimile possibile tra voti ottenuti e seggi attribuiti. Detto questo la maggior preoccupazione per gli studiosi diventa trovare dei modi di rendere il sistema partitico parlamentare meno frammentario possibile. Ci sono tre mezzi che possono essere usati: 1)la dimensione delle circoscrizioni, 2)Le clausole d’accesso per la distribuzione dei seggi, 3)e in subordine, il numero di parlamentari da eleggere. Il premio di maggioranza invece deve essere visto come uno strumento per aumentare la stabilità governabilità del governo appunto, non come mezzo per ridurre la frammentazione. 1)Dimensione della circoscrizione: si intende il numero di seggi che si attribuiscono in quella specifica circoscrizione, e quindi il numero di eletti. A parità di altre condizioni non sfugge che più è elevata la dimensione della circoscrizione più elevata sarà la proporzionalità. È ovvio che in circoscrizioni piccole dove viene eletto un parlamentare o 2 ci sarà una grande dis-porporzionalità. Le circoscrizioni più grandi sono quelle che coprono l’intera nazione come in olanda e Israele , dove naturalmente si avrà la massima proporzionalità, ma questo può esistere solo in stati relativamente piccoli, altrimenti si avrà un inaudita frammentazione. 2)Le soglie di esclusione:  esempio partito tedesco: L'elettore tedesco ha a disposizione due voti (Erststimme e Zweitstimme).Con l'Erststimme l'elettore vota i candidati nei collegi uninominali. Il numero dei collegi uninominali è pari alla metà del totale dei deputati del Bundestag. Quindi per un totale di 598 abbiamo 299 collegi uninominali suddivisi nei vari Land. Il voto è finalizzato a determinare la rappresentanza personale. Con il Zweitstimme vota le liste dei partiti. Il voto più importante è il secondo, poiché grazie ad esso si viene a determinare sostanzialmente la forza politica nel Bundestag. Tutti i deputati vengono considerati in un unico collegio nazionale. Per ogni partito che supera la clausola di sbarramento (al 5%) si fa questa operazione: Il numero dei voti di ciascun partito ottenuti a livello nazionale viene diviso per il numero dei voti totali validi da prendere in considerazione (si escludono i voti degli elettori attribuiti a quei piccoli partiti che non raggiungono il 5%), il risultato viene moltiplicato per 598 (il numero dei deputati del Bundestag designati secondo questo sistema). Si avrà così ottenuto il numero di seggi che complessivamente spettano a ciascun partito. A questo punto la composizione politica del Bundestag è già determinata, poiché sappiamo quanti seggi dei 598 ciascun partito ha ottenuto. La clausola di sbarramento è un meccanismo selettivo, non possono partecipare al riparto dei seggi i partiti che non superano a livello nazionale il 5% dei voti validamente espressi (attribuiti dai cittadini attraverso la Zweitstimme). Tuttavia se un partito ha ottenuto meno del 5% accede comunque al riparto dei seggi se contemporaneamente vince almeno in 3 collegi uninominali
(attraverso l'ErErststimme).                                                                                                                                             
3)Numero dei parlamentari: quest’ultimo mezzo, spesso trascurato ha anche una sua incisività sulla proporzionalità del sistema, non sfugge infatti che a parità di condizioni, un parlamento piu ridimensionato sarà meno proporzionale.                                                                                                                                               
Critiche al sistema proporzionale: I sistemi proporzionali vengono criticati per il loro produrre sistemi frammentati e multipartitici, c’è chi dice che tale sistema fotografa solo la situazione partitica della nazione, e che quindi la frammentazione esiste già, chi la vede invece come conseguenza più o meno diretta dei sistemi proporzionali. Possiamo dire che c’è un fondo di verità in entrambe le asserzioni, per la seconda, basta guardare al caso italiano con tutte le scissioni di partito che ci sono state nei partiti di sinistra, probabilmente non ci sarebbero state se non ci fosse stato un sistema proporzionale che gli garantiva comunque rappresentanza anche se con partiti piccoli. In conclusione i sistemi elettorali non ininfluenti per la qualità della democrazia, quindi è giusto riformarli cercando di creare meccanismi spesso con  sistemi misti, per creare il giusto mix tra governabilità rappresentanza.

Tratto da SCIENZA POLITICA di Antonio Grisolia
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