Profitto delle imprese e Responsabilità Sociale d'impresa
La RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA non è in contraddizione con la profittabilità dell'impresa, ma al contrario è una strategia che persegue la riuscita economica anche conquistando la fiducia degli individui e dei gruppi da cui essa dipende per la sua sopravvivenza. Per imprese grandi, medie e piccole, integrare volontariamente le preoccupazioni di natura etica all'interno della propria visione strategica significa legittimarsi socialmente nel benessere portato alla società e quindi conseguire un vantaggio competitivo.
Un comportamento socialmente responsabile ricade positivamente anche sul fronte dei mercati finanziari, in quanto un numero sempre crescente di istituzioni ha adottato criteri ambientali e sociali per la selezione delle imprese sulle quali investire in titoli azionari e obbligazioni. Ne sono esempi diffusi e affermati l'indice borsistico FTSE4GOOD, che raccoglie le società eccellenti a livello mondiale nelle aree di sostenibilità ambientale, relazioni con gli stakeholder e sostegno ai diritti umani; ed il Forum Europeo per l'investimento socialmente responsabile Eurosif, che si basa sul lavoro di cinque forum nazionali europei per gli investimenti sociali (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito, con il supporto delle istituzioni europee), allo scopo di indirizzare la sostenibilità nei mercati finanziari.
La crisi finanziaria di oggi diventa così un'ottima occasione per rimettere in equilibrio finanza e etica.
A differenza di quanto accade per il cittadino comune, l'imprenditore non può risolvere il contrasto tra valori ricorrendo all'etica soggettiva (intesa come una gerarchia di valori personale, circoscritta alla sfera privata); egli deve ricorrere all'etica intersoggettiva per la quale volere e azione sono assunti in relazione ad altri voleri o ad altre azioni instaurando una delimitazione o una correlazione: l'azione di un soggetto è permessa in quanto vi corrisponde un dovere, una obbligazione altrui. Questo perchè le scelte di un impresa, sebbene non discendano da un mandato pubblico, ricadono anche sulla collettività e quindi presentano profili di interesse generale e comportano responsabilità di carattere sociale. In questo senso si può dire che per un imprenditore la morale privata e l'etica sociale si fondono l'una con l'altra nel suo mestiere.
L'osservanza delle leggi non basta ad evitare disfunzioni del sistema, dato che la dinamica dell'economia da spesso luogo a situazioni non ancora tradotte in fattispecie legislative. In una dimensione etica, l'autodisciplina privata può anticipare e guidare l'intervento del legislatore e, al tempo stesso, può surrogarlo in materie che mal si prestano a regolamentazioni generali e astratte. Ruolo dell'autodisciplina è quello di suggerire al legislatore quali, tra gli infiniti comportamenti della pratica, elevare a normativa.
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