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Cristianizzazione nel viaggio nell'aldilà medioevale



Ma quali erano i luoghi in cui avvenivano questi scambi culturali? Spesso i monasteri, dove si incontravano monaci più e meno colti. Difficile sapere come avveniva la folclorizzazione della cultura erudita, però. Formuliamo delle ipotesi. Secondo Keith thomas nel medioevo ci sono attitudini mentali e culturali comuni sia a dotti che a meno dotti. Piero Camporesi però sottolinea come la cultura folclorica rappresentava il mondo sotto la forma dei suoi stessi processi conoscitivi, elaborando un'imago mundi diversa da quella dei chierici, in cui dominano il deforme, lo smisurato, l'iperbolico, l'immaginazione. Più  facile invece dire cosa la cultura dotta cerca di fare della roba folclorica, degli oggetti della cultura popolare. Vediamo cosa fa dei viaggi nell' aldilà. Il processo essenziale è la CRISTIANIZZAZIONE. Inizialmente si manifesta con la sostituzione di concetti ed elementi pagani con elementi cristiani. Persone e luoghi dell'aldilà diventano cristiani, e si modificano le strutture del racconto. Lo spazio dell'aldila è organizzato e razionalizzato, nei 3 luoghi principali di inferno purgatorio e paradiso. Lo sforzo vuole eliminare le ambiguita del racconto, dividendo il tempo del purgatorio in oggettivo (misurabile) e soggettivo...la difficoltà che il cristianesimo dei chierici incontra ad ammettere un aldila intermedio induce la chiesa a una sorta di identificazione tra Inferno e Purgatorio, a una infernalizzazione del purgatorio.

Tratto da L'IMMAGINARIO MEDIOEVALE di Dario Gemini
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