Dall’egemonia spartana a quella tebana
Come si è già anticipato al Capitolo precedente, la sconfitta di Atene e la vittoria di Sparta rappresentarono le due facce di una moneta di conio non greco. La situazione internazionale era infatti molto mutata: oltre al grande Impero persiano a sud, si aggiungeva adesso la Macedonia a nord, mentre a ovest i cartaginesi riprendevano con vigore l’iniziativa in Sicilia. Il mondo greco era stretto d’assedio, ma non si sarebbe ripetuta la straordinaria alleanza che aveva permesso la vittoria contro i persiani: per vincere i greci avrebbero dovuto abbandonare il sistema delle polis ed unirsi in un forte stato accentrato, ma la sconfitta di Atene nel 404 significò proprio il fallimento di questo tentativo. E così i greci si trovarono disuniti contro i nemici comuni; dei nemici che probabilmente non sarebbero riusciti a sopraffarli se essi fossero stati uniti.
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