Da semplice villaggio a polis
Come si è visto, l’arretrata economia medievale era basata sulla pastorizia, mentre l’agricoltura era perlopiù appannaggio del ceto aristocratico, che possedeva la maggior parte delle terre. Il commercio era limitato, così come le strutture burocratiche e religiose (si è visto che non esisteva una casta sacerdotale, e la scrittura era addirittura scomparsa). Le antiche città palazziali di età micenea erano cadute in rovina, e la popolazione aveva fondato nuovi e più piccoli insediamenti urbani sulla sommità dei colli, dove la difesa militare era più agevole. I contadini scendevano a valle la mattina, per dedicarsi ai campi, e ritornavano al loro villaggio la sera.
Questa situazione cominciò a cambiare solo attorno alla metà del VIII secolo (750 a.c. circa), quando il mondo ellenico, cominciò ad essere interessato da un aumento della capacità di produzione agricola. Non si sa esattamente a cosa ciò sia dovuto, però è certo che la popolazione dovette aumentare notevolmente, determinando problemi sociali nuovi. Infatti, come sempre accade nelle economia preindustriali, all’aumento della produzione seguì un aumento delle nascite che rese la produzione di nuovo inadeguata. La terra divenne insufficiente e l’impoverimento che ne conseguì costrinse molte famiglie contadine schiacciate dai debiti a vendere il proprio podere all’aristo-crazia, diventando braccianti di questa, ma vivendo di fatto in una condizione semiservile.
Questa situazione estremamente pericolosa fu in parte risolta spingendo la popolazione in eccesso ad emigrare, fondando nuove città, le colonie, in altri luoghi, spesso assai distanti dalle città natie (come fra poso si vedrà).
Nonostante la valvola di sfogo dell’emigrazione, il passaggio dall’economia prevalentemente pastorale del Medioevo alla nuova economia agricola, determinò una serie di cambiamenti che avrebbero di lì a poco concretizzato in maniera definitiva la nuova forma politica della polis. Ma prima di esporli dettagliatamente è meglio esaurire due questioni importanti: perché le polis greche non si unirono mai in uno stato unitario, e cosa significava per un greco la sua polis.
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