Il comunismo tra filosofia ed economia
Il comunismo, eliminando la proprietà privata, il capitale, elimina anche la lacerazione che ha portato nella società (divisione in classi) e nell’individuo (alienazione).
L’uomo si riappropria del lavoro, riconciliandosi con se stesso e con gli altri, perché il lavoro è uno strumento di solidarietà umana.
Nel “Capitale” Marx dimostra che il comunismo è lo sbocco naturale e inevitabile dello sviluppo del capitalismo, Il valore di un bene è determinato dalla quantità di lavoro necessario a produrlo. Il capitalista non dà al lavoratore un salario corrispondente alla quantità di salario necessaria al sostentamento del lavoratore e della sua famiglia. Così si genera il fenomeno del plusvalore: la parte del valore prodotto dal lavoro salariato di cui il capitalista si appropria rendendo possibile l’accumulazione capitalistica. La produzione del denaro tramite il denaro.
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Dettagli appunto:
- Autore: Priscilla Cavalieri
- Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
- Esame: Etica ed Economia
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