Subpersonalità in Jung
Attorno all'IO gravita un certo numero di subpersonalità: la persona, l'ombra, l'anima / animus, l'archetipo dello spirito e il sè.
Persona = dal greco maschera teatrale. È la somma degli atteggiamenti convenzionali che l'individuo attua in seguito all'appartenenza ad alcuni gruppi. Alcuni si identificano con la persona e perdono di vista l'essenza.
Ombra = la somma delle caratteristiche personali che l'uomo vuole nascondere agli altri e a se stesso. Essa puuò essere proiettata su altri o commettere azioni malvage.
Ci sono poi altre subpersonalità connesse con la realtà psichica interiore dell'inconscio collettivo.
Archetipo dell'anima = appare come una personificazione dell'altro sesso. Nell'uomo prende la forma di una figura femminile e nella donna viceversa. Jung lo scopre in sè in quanto essa è una figura ideale. Ciò a causa della natura complementare di uomo e donna, che hanno nel proprio inconscio ciascuno una rappresentazione dell'altro. L'esistenza dell'anima la vedi quando definisci le rappresentazioni della donne reali nel corso della vita. Poichè nell'uomo e nella donna sono componenti maschili e femminili, così si spiega la bisessualità. L'animus è invece spesso una pluralità di figure maschili.
Archetipo dello Spirito = Si incontra in situazioni critiche della vita, e si mostra nei sogni sotto forme simboliche. Vento, antenati, animali, divinità. Vecchio saggio. Secondo J Nietzsche si identificò con Zarathustra. Corrispettivo è la Magna Mater.
Il sè = Con selbst Jung indicava allo stesso tempo l'inconscio centro della personalità e una totalità psichica che risulta dall'unione conscio - inconscio. Si può manifestare con la comparsa di figure archetipiche in sogni e fantasie.
Individuazione = il processo che conduce un uomo all'unificazione della sua personalità. La vita umana per Jung è una serie di metamorfosi. Una delle principali è la “svolta della vita”: tra i 32 e i 38 anni c'è un profondo mutamento della persona, spesso preannunciato da un sogno archetipico. In questa età può emergere e far male qualcosa che era stato rimosso. Quando l'individuazione è raggiunta, l'io è come un pianeta che ruota attorno al sè: l'individuo ha acquistato equilibrio e non teme più la morte. Un progresso nell'individuazione spesso si manifesta con la comparsa di un'immagine archetipica del sè (quaternità- mandala - fanciullo divino).
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Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Napoli
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Psicologia generale
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