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Il bambino invisibile


Per tenere lontane le paure e le angosce i medici tengono a distanza i bambini “veri”, quelli in carne e ossa coi quali hanno a che fare tutti i giorni e parlano invece di bambini in senso generale, rivolgendosi a un bambino astratto, ideale, generico, in una parola a un bambino invisibile. Le caratteristiche di questi bambini corrispondono a quelle di un malato ideale: allegro, saggio e coraggioso.
Il paziente ideale per il pediatra è un bambino sorridente, facilmente consolabile, che non pone domande e sul quale il medico può agire indisturbato.
Il medico deve conquistare la fiducia del bambino, e per far questo dovrebbe affrontare il tema della malattia. Il bambino deve considerare il medico come una persona di riferimento.

Tratto da LA PAURA DEL LUPO CATTIVO di Anna Bosetti
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