Idee innate in Cartesio
Il pensare è pensiero, e la sostanza (res cogitans) è la natura pensante. Vi è una coincidenza tra essere e pensiero. La sostanza che è pensiero, non è una sostanza fisica, ergo è spirituale (i francesi la chiamavano asprì). Cartesio dice che esiste lui come pensiero, ma non gli altri, di cui non ha nessuna esperienza. Se esiste una sostanza che è pensiero, io posso indagare sulle sue forme, sulle sue caratteristiche. Il pensiero è produzione di idee, ma quale idee ci sono nel mio spirito? Quali produzioni di pensieri? Vi sono pensieri che sono prodotti dalla mia attività immaginativa, e che provengono dall'esterno, ma ci sono anche idee che non sono state formate da me, che non sono il prodotto della mia immaginazione, che non provengono dall'esterno, ma sono proprie della sostanza pensante, che ha delle idee innate ( ci sono anche le idee avventizie e fittizie). Questo è il motivo per cui Cartesio è ritenuto un filosofo innatista, perché appunto pone l'esistenza di idee innate.
Continua a leggere:
- Successivo: Esistenza e perfezione di Dio
- Precedente: "Meditazioni della filosofia prima". Atto di pensare è essere
Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia moderna
Altri appunti correlati:
- Storia della filosofia moderna
- Storia della filosofia contemporanea
- Questioni filosofiche medioevali
- La filosofia nel medioevo
- Letteratura e Cultura dell'Italia Contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Ateismo e materialismo nelle voci dell'''Encyclopédie''
- La fondazione kantiana della conoscenza attraverso la deduzione delle categorie
- Dall'analisi filosofica della felicità alla prassi educativa
- Il principio del verum-factum in G.B. Vico. Un percorso tra razionalismo ed empirismo.
- J. Brucker interprete della modernità, l'Historia critica tra Rinascimento e Illuminismo
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.